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«I piani di zona a Santa Severa dovrebbero essere mirati sulle esigenze dei cittadini residenti»

«I piani di zona a Santa Severa dovrebbero essere mirati sulle esigenze dei cittadini residenti»

SANTA MARINELLA – Non tutti a Santa Severa sono favorevoli al piano di zona che prevede la realizzazione di cento appartamenti a canone calmierato. C’è chi, sui social, non condivide questa scelta, peraltro resa legittima dall’esito positivo del Tar. “Come cittadino di Santa Severa – scrive Enrico Carai - esprimo la mia contrarietà all’insediamento di cento nuovi alloggi a Santa Severa, primo perché non era previsto nel programma elettorale, poi perché i piani di zona dovrebbero essere mirati sulle esigenze dei cittadini residenti ed infine visto che a Santa Severa siamo quattro gatti, il pericolo che le case vengono vendute non per esigenze abitative ma come seconde case al mare come già accaduto. Ci sono problemi già per accogliere quelli che hanno la casa, non ci sono marciapiedi, piste ciclabili, parcheggi. In estate arrivano una quantità di persone che non possono essere ospitate in maniera decente, tutto questo a discapito di chi vive e paga le tasse al Comune per stare imbottigliato in una cittadina la cui vocazione è il turismo”. Ma i tecnici edili locali invece sono favorevoli alla realizzazione degli alloggi. “La riflessione di Carai è condivisibile – risponde Emanuele Pepe - ma le tematiche che si inseriscono sono tante. Provo ad aggiungere anche io qualche spunto di riflessione. Come sai, ad oggi l’unica parte del Comune dove esiste un piano di zona è la parte di Santa Severa compresa tra l’Aurelia e la ferrovia. Ora penso che, costruire case nuove a prezzi calmierati sia in affitto o in vendita, sia in generale un fatto positivo, viste le difficoltà oggettive di tante famiglie anche non povere. Inoltre, costruirle, vuol dire far arrivare finanziamenti regionali sul territorio, che altrimenti finirebbero in altri Comuni. Queste case, per definizione, non possono essere seconde case, una volta era facilmente aggirabile come norma, ma ora molto meno. La parte storica di Santa Severa come sappiamo è molto bella, ma vanno migliorati sicuramente i servizi. Sappiamo anche che le abitazioni hanno prezzi che sono, fortunatamente, notevolmente più alti della media regionale e comunale. Quindi ci vivono pochissime persone durante l’anno per lo più medio benestante. La maggior parte delle case sono usate solamente nei weekend e d’estate. Ora mi domando, se arrivassero 300 residenti in più, fascia media-povera, a ridosso dell’abitato storico, come possono impattare sulla città? Sicuramente l’impatto sarà praticamene nullo durante i picchi di presenze dei weekend di giugno, perché li arrivano più di diecimila persone. L’impatto durante l’estate è anch’esso minimo, vista la quantità di villeggianti con le seconde case. Durante l’inverno, quando la popolazione è minima, 300 persone in più permettono di rendere la città meno vuota, perché saranno persone che potenzialmente potrebbero frequentare l’abitato”.

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