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11 Settembre 2025 - 21:08
TARQUINIA – Ha vissuto anche a Tarquinia la centenaria Azalea finita alla ribalta nazionale per aver deciso di affidare la vendita di una sua proprietà a Milano, al 54enne Tonino, nipote del suo compagno defunto che da anni si prende cura di lei.
L’anziana signora da due giorni appare davanti alle telecamere della trasmissione di Rai Uno “La vita in diretta“ per fornire la sua versione dei fatti di fronte all’azione dei nipoti che hanno denunciato la situazione che di fatto li vede tagliati fuori da ogni beneficio attuale e probabilmente anche da altri eventuali lasciti futuri.
"Le nipoti di Milano non si sono mai viste. Sono venute per i soldi", ha raccontato la donna alla trasmissione condotta da Alberto Matano. La donna ha un trascorso molto lungo che l’ha vista vivere in diverse città: Tarquinia, Como, Roma e Milano. Adesso vive a Norcia con il nipote Tonino e sua cognata Vera, mamma di Tonino. Da Norcia Azalea smentisce l’ipotesi della Procura circa un presunto raggiro da parte di Tonino per la vendita della casa di Milano. “Ho autorizzato io Tonino a vendere la casa”, ha detto Azalea che, sfogliando l’album dei ricordi della sua vita, ha mostrato alle telecamere anche una sua bellissima siluette immortalata al mare di Tarquinia. La donna sulla vicenda che la vede al centro della controversia ha spiegato: “Le nipoti di Milano non si sono mai viste e adesso per due soldi sono venute tutte>.
Il 54enne Tonino è accusato ora di circonvenzione di incapace e autoriciclaggio. In sostanza Tonino è accusato di aver convinto l’anziana signora a concedergli la procura per vendere al prezzo di 330mila euro la casa di Milano per poterne acquistare una Norcia, nonostante il fatto che Azalea fosse già coinvolta in un procedimento di nomina di un amministratore di sostegno. L’uomo godrebbe della piena fiducia di Azalea, al punto che avrebbe fatto passare i soldi ricavati dalla vendita della casa sul suo conto corrente, dando così adito alla Procura di indagarlo anche per autoriciclaggio.
Il caso è partito a seguito della denuncia delle nipoti dell’anziana che hanno azionato le indagini della Guardia di Finanza. La centenaria tuttavia nonostante l’età avanzata avrebbe chiarito di aver autorizzato lei stessa il nipote acquisito a versare i soldi sul suo conto corrente personale: “Se mi servono dieci lire o cento lire me le dà Tonino”.
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