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21 Settembre 2025 - 15:08
CIVITAVECCHIA – Dopo i tracciati a vernice degli ultimi giorni, arriva l’atto che sblocca la fase operativa: con l’ordinanza 412 la Polizia locale disciplina la viabilità su via XXIV Maggio e via dell’Unione per la delocalizzazione temporanea del mercato di piazza Regina Margherita. Tradotto: stalli pronti, regole fissate, si va verso l’apertura del cantiere Pnrr.
«Sì, questa volta ci siamo sul serio» dice l’assessore al Commercio Enzo D’Antò intervistato a Newsroom. «Stiamo lavorando agli ultimi dettagli per delocalizzare i commercianti da piazza Regina Margherita a piazza XXIV Maggio. Mancano l’illuminazione e i gazebo». La novità sono proprio i gazebo fissi, «tutti uguali, forniti dall’amministrazione, così da dare un’immagine più omogenea», spiega D’Antò. «Questo andrà a beneficio dell’immagine del mercato e semplificherà la vita degli operatori».
Gli stalli sono stati già disegnati: «Tre al centro, tra le casette di legno, e oltre 20 nell’area ex parcheggio. Su questi stalli verranno montati i gazebo». L’assegnazione è avvenuta «con una graduatoria in base all’anzianità: li abbiamo convocati uno alla volta per scegliere il posto». Alcuni operatori hanno optato per l’area attorno all’Ittico: «Loro non avranno i gazebo, ma banchi normali». Il lavoro procederà «per lotti: non si chiuderà l’intera piazza insieme, per ridurre i disagi».
Sul progetto ereditato, D’Antò annuncia correttivi: «È un progetto che “rifà la faccia” alla piazza, ma ha tenuto poco conto della presenza del mercato; stiamo introducendo azioni correttive». La tensostruttura «sparirà»: arriveranno coperture laterali «quasi trasparenti: faranno entrare la luce ma non l’acqua», più verde e una piazza fruibile anche fuori orario. In parallelo, «entro l’anno porteremo in Consiglio la modifica del regolamento per consentire la somministrazione».
Capitolo tempi: «I lavori devono concludersi entro giugno 2026» per il Pnrr. «Penso di sì», risponde l’assessore sulla tenuta del cronoprogramma: «abbiamo condiviso ogni singolo passo con gli operatori». Intanto il Comune ha ordinato i gazebo e invitato i titolari a presentare domanda al Suap per verificare i requisiti; non mancano malumori su gestione e posizionamento dei banchi, ma dal Pincio filtra fiducia.
«Vogliamo aiutare chi lavora alle 6 del mattino» chiosa D’Antò. «Semplificare la vita degli operatori e restituire ai cittadini un mercato più bello, ordinato e vivo». Con l’ordinanza in vigore, la città entra nella fase due: delocalizzazione, cantieri e — se i tempi saranno rispettati — una piazza rinnovata entro l’estate 2026.
Un progetto atteso da anni che finalmente, nonostante dubbi e perplessità, sta per vedere la luce nella speranza che presto si possa integrare con la seconda fase, quella legata al Demanio e alla riqualificazione delle Carcerette.
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