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22 Settembre 2025 - 12:08
CIVITAVECCHIA – Un addio carico di amarezza, quello reso pubblico dalla Guardia Ecozoofila Nazionale – sede di Civitavecchia “Luigi Peris”. In una lunga lettera aperta rivolta agli “amici degli animali”, i volontari annunciano la sospensione delle attività dopo sei anni di impegno sul territorio. Una scelta sofferta, spiegano, maturata per la mancanza di risorse economiche e di una sede operativa.
«Abbiamo lavorato con rimborsi minimi, prima 3.000 euro l’anno poi 4.000, ricevuti solo in parte e con grande ritardo – scrivono – ma tra automezzi da mantenere, carburante, assicurazioni, interventi a Bracciano e Vetralla per gatti e cani, le spese sono state enormi e sempre anticipate di tasca nostra». La perdita della sede di Fiumaretta – a seguito dell’accordo procedimentale tra Comune, Mit e Adsp – ha aggravato la situazione, rendendo impossibile organizzare controlli e iniziative di autofinanziamento.
A pesare anche il limite operativo: senza convenzioni e senza copertura giuridica, spiegano i volontari, non è possibile intervenire in situazioni che richiedono atti di polizia amministrativa o giudiziaria. «Il dolore più grande è non poter rispondere agli appelli di chi chiede aiuto», scrivono, scusandosi con la cittadinanza e sottolineando che a rimetterci saranno soprattutto gli animali.
Non si è fatta attendere la replica dell’assessore all’Ambiente Stefano Giannini. «Ho personalmente aumentato i fondi a 4.000 euro l’anno e di recente ho previsto un’ulteriore variazione di bilancio per sostenerli ancora – dichiara – per la sede di Fiumaretta, acquistata dall’Autorità Portuale, non possiamo più garantire l’utilizzo, ma avevamo già individuato un’altra struttura, che però necessita di lavori di messa in sicurezza. Il Presidente dell’associazione ne è perfettamente a conoscenza». Giannini respinge quindi le accuse di immobilismo: «Ho aumentato i fondi, ho previsto ulteriori incrementi e sto lavorando per una nuova sede. Si può sempre fare meglio, ma questo scritto mi sembra ingeneroso».
Critico il capogruppo della Lega Antonio Giammusso. «L’amministrazione nata sotto la bandiera dell’ ambientalismo e dell’animalismo oggi dimostra, ancora una volta, di fare l’esatto contrario di quanto predicato in campagna elettorale. Da anni – ha sottolineato – le associazioni animaliste operano con passione e dedizione all’interno dello stabile di Fiumaretta, garantendo cure, accoglienza e supporto a cuccioli abbandonati, animali feriti e situazioni di emergenza, sempre in maniera gratuita e con un solo motore: l’amore per gli animali e il senso civico. Ora, con la cessione dello stabile di Fiumaretta e dei locali all’Autorità Portuale, l’unica risposta dell’amministrazione è lo sfratto, senza offrire una soluzione alternativa. Questo è inaccettabile e vergognoso. Un sindaco e una giunta seri dovrebbero immediatamente aprire un tavolo con Adsp, Ater, Asl e Fondazione Cariciv per trovare uno spazio adeguato, oppure trasferire le attività al Villaggio del Fanciullo, dove ci sono strutture disponibili. Amministrare non significa dormire dietro una scrivania e nascondersi dietro temi nazionali, ma ascoltare, risolvere e agire. Una città ormai abbandonata. Chi ama davvero gli animali lo dimostra con i fatti, non con le parole».
Una questione da risolvere ma che, ancora una volta, evidenzia la fragilità delle realtà di volontariato, costrette a reggersi tra passione, sacrifici personali e risorse pubbliche spesso insufficienti, ma indispensabili per continuare a garantire un servizio per la collettività.
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