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Intitolata la scuola primaria ad Angelo Annibali

Intitolata la scuola primaria ad Angelo Annibali

ALLUMIERE – Una giornata di profonda emozione e memoria collettiva ha unito la comunità di Allumiere nel nome di un uomo che ha segnato la storia del paese: Angelo Annibali, maestro, sindaco e punto di riferimento per intere generazioni. La scuola primaria di Allumiere porta ora ufficialmente il suo nome, in segno di riconoscenza per una vita dedicata all’educazione, alla cultura e al servizio della collettività. La cerimonia di intitolazione, svoltasi nel cortile della scuola primaria, si è aperta con il canto dell’Inno d’Italia, eseguito con entusiasmo da tutti gli alunni, accompagnati dai docenti e dal personale scolastico. Un momento solenne e partecipato, che ha dato inizio a un pomeriggio carico di gratitudine, memoria e commozione. A dare il via agli interventi è stato il consigliere comunale Aldo Braccini, promotore e coordinatore dell’iniziativa: “È una giornata storica per Allumiere – ha esordito – perché questa intitolazione della scuola primaria a una persona così speciale come il maestro Angelo Annibali rimarrà a lungo nella nostra memoria. Daniele mi ha fatto conoscere, attraverso i suoi racconti, chi fosse stato suo padre: prima come presidente della mia stessa Contrada, la Polveriera, poi come maestro e sindaco del nostro paese. Un esempio per tutti noi, sotto ogni punto di vista". La DS dell’IC Tolfa–Allumiere, Brigida Di Marcello, ha sottolineato: “Fa molto piacere partecipare a un evento del genere, perché è la dimostrazione che anche l’istruzione lascia un segno e che i buoni insegnanti, con i loro insegnamenti, toccano il cuore delle persone". Subito dopo ha preso la parola la vicesindaca e assessora alla Pubblica Istruzione, Marta Stampella, che ha rimarcato il valore educativo e umano di Angelo Annibali: “Dedicare la scuola primaria al maestro Angelo significa rendere omaggio a un uomo che, come docente e come sindaco, ha saputo incarnare i valori più autentici dell’educazione. La sua passione, il suo impegno e la dedizione verso gli studenti e la comunità rappresentano un modello di fiducia profonda nel valore dell’istruzione come strumento di crel maestro Angelo ci ha ricordato che la conoscenza non è un semplice insieme di nozioni, ma un cammino di libertà e responsabilità civica. Questa intitolazione è anche un invito a proseguire il suo cammino: a costruire, attraverso la scuola, il futuro della nostra comunità nel segno dei valori che lui ha saputo trasmettere con la sua vita e il suo esempio". Profonda e commovente la testimonianza di Veronica Ceccarelli, ex alunna dell’ultimo ciclo scolastico del maestro Annibali: “Ho ripreso vecchie foto, quaderni e le pagelle: rileggendole, mi sono resa conto di quanto fossero attente all’aspetto umano, all’inclusione e alle dinamiche sociali di ogni bambino. Il maestro non si limitava a valutare ciò che sapevamo, ma cercava di capire chi eravamo e chi stavamo diventando. Quelle pagelle mi hanno restituito l’immagine di un docente in anticipo sui tempi, che aveva già compreso che la scuola non deve limitarsi al sapere trasmesso, ma deve essere educazione alla vita. Intitolare la scuola al Maestro Angelo significa condividere una missione educativa che guarda al futuro, onorando un uomo che ha creduto nel valore". L’ex collega Anna Mancini ha ricordato gli anni di lavoro condivisi: “Ero una giovane insegnante quando entrai a far parte del corpo docente nel 1978, durante la nascita del tempo pieno, fortemente voluto da Angelo, allora assessore alla Pubblica Istruzione. Era un uomo lungimirante, con un’idea nuova di scuola come casa dell’apprendimento e del dialogo. Per i suoi alunni è stato molto più che un maestro: è stato un maestro di vita, capace di andare oltre il programma ministeriale, con una visione interdisciplinare che abbracciava conoscenze e umanità". Parole sentite anche da Pietro Lucidi, amico fraterno di Annibali e autore di diversi articoli sulla sua storia politico-amministrativa: “Angelo è stato un grande uomo e una persona perbene. Non amava parlare di sé, ma del suo lavoro e del suo paese. È stato vice sindaco e assessore alla Cultura dal 1975 al 1980 e poi sindaco dal 1980 al 1990, anni in cui Allumiere conobbe una straordinaria stagione di crescita. Tra i suoi meriti, la realizzazione del nuovo plesso scolastico nell’area dell’ex campo sportivo di Sant’Antonio, oltre ai progetti per la mensa, i libri di testo, i soggiorni estivi e le borse di studio. Sono stati anni magnifici, che hanno segnato il futuro della nostra comunità". A chiudere il cerchio degli interventi, il figlio Daniele Annibali, visibilmente commosso: “Chi mi ha preceduto ha tracciato un profilo perfetto di mio padre. A noi famiglia non resta che dire un sincero grazie per questa intitolazione, arrivata a vent’anni dalla sua scomparsa. Grazie agli ex colleghi, agli alunni, agli amministratori e in particolare al consigliere Aldo Braccini per la dedizione con cui ha seguito ogni dettaglio. Un ringraziamento speciale va ad Agnese Fracassa, allora sindaca del Consiglio Comunale dei Giovani, da cui nacque cinque anni fa l’idea di questa intitolazione: ragazzi che non hanno mai conosciuto mio padre, ma che ne hanno sentito parlare con affetto dai loro genitori e nonni. Questo, ne sono certo, gli avrebbe fatto un enorme piacere". Durante la cerimonia sono state lette due poesie dedicate ad Angelo Annibali, scritte da Angela Sgamma e Alessandro Cirilli dell'Apa che hanno commosso i presenti. A seguire, la benedizione di don Augusto Baldini: “Ho conosciuto bene Angelo e sono felice che la comunità ne conservi viva la memoria. Siamo qui a dire bene di un amico, di un maestro che è stato tale in ogni campo della vita. Ricordare significa portare nel cuore e noi lo portiamo nel cuore". Infine il sindaco Luigi Landi ha sottolineato: “Angelo Annibali è stato un uomo delle istituzioni e della scuola, animato da passione e intelligenza. Ha incarnato un modello di onestà, dedizione e servizio al bene comune. Fin da giovane ho percepito le sue grandi doti umane e la sua capacità di leggere la società con spirito innovativo. Per noi amministratori è e resterà un esempio da seguire". A margine della cerimonia, Giulia Bonamici, moglie del maestro Annibali, ha voluto esprimere la sua gratitudine: “Sono profondamente commossa per questa intitolazione e per le tante testimonianze di affetto e stima. La partecipazione è stata straordinaria. È stato come una grande riunione di famiglia. Le parole di Anna e di Veronica mi hanno riportato indietro nel tempo. Ringrazio anche Daniela Agostini, che ha avuto un ruolo fondamentale nella realizzazione di questa iniziativa". La cerimonia si è chiusa con un lungo applauso collettivo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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