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04 Novembre 2025 - 12:08
TARQUINIA – La sezione di Sinistra Italiana di Tarquinia interviene sulla revoca delle deleghe all’assessora Monica Calzolari, con una condanna senza appello alla decisione del sindaco Francesco Sposetti, aprendo di fatto la fase di passaggio ai banchi dell’opposizione.
«La sezione di Sinistra Italiana di Tarquinia esprime profonda amarezza e sconcerto per la decisione del sindaco Francesco Sposetti di revocare le deleghe all’assessora Monica Calzolari espressione di Avs in amministrazione, una scelta che consideriamo ingiustificata nel merito e politicamente miope nel metodo», affermano dal partito del consigliere comunale Piero Rosati.
«Monica Calzolari ha rappresentato, in questi mesi, una delle poche voci autenticamente innovative dell’amministrazione comunale – sottolinea la sinistra – portando avanti con competenza e passione un progetto culturale di ampio respiro, capace di valorizzare Tarquinia come città d’arte, di memoria e di dialogo. Le sue iniziative hanno restituito dignità e visibilità al tessuto culturale cittadino, costruendo legami con associazioni, scuole, operatori e realtà artistiche locali. Forse questo è stato il suo torto più grande, visto che la titolarità dell’assessorato alla cultura era in capo al primo cittadino? Revocare le sue deleghe significa colpire una visione aperta, progressista e partecipata della cultura, che aveva finalmente restituito entusiasmo e prospettiva alla città. È una decisione tanto più grave perché non motivata da alcuna ragione amministrativa concreta, ma da logiche di potere e da un crescente disagio politico interno alla maggioranza, dovuto ad un disegno politico preciso e sempre più evidente che voleva AVS ai margini dei processi decisionali sulle grandi scelte e di indirizzo per Tarquinia».
«Il sindaco Sposetti, invece di valorizzare le competenze e il lavoro svolto, ha preferito imboccare la strada della chiusura e dell’autoreferezialità, indebolendo l’immagine e la credibilità della propria giunta – incalza Avs – Stracciando un progetto politico di respiro nazionale il campo largo, faticosamente messo in piedi dalle forze politiche principali di Tarquinia, PD, 5 Stelle e AVS oggi decisamente meno credibile come vera alternativa allo schieramento di centro destra. Un errore politico che danneggia non solo chi lo subisce, ma l’intera comunità tarquiniese. Come Alleanza Verdi e Sinistra di Tarquinia, rivendichiamo con orgoglio l’impegno e la qualità del lavoro di Monica Calzolari e continueremo a sostenere la sua visione di una Tarquinia più colta, inclusiva e attenta ai beni comuni».
«Riteniamo che la cultura non possa essere terreno di vendette o di calcoli di convenienza, ma debba restare pilastro della crescita democratica e civile della nostra città. O peggio rimanere schiacciata da una evidente approssimazione nell’affrontare fisiologiche, normali, differenze di visione sulle grandi scelte per il paese, termometro di una vera incapacità di discussione, di approfondimento e mediazione, di una scarsa volontà di considerare le differenze, una occasione di arricchimento come ogni spirito democratico avrebbe il dovere di sentire».
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