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07 Novembre 2025 - 03:08
TOLFA - C’è un silenzio che precede la parola, un silenzio fatto di domande, di ferite invisibili, di storie che spesso si spengono troppo presto: è in questo silenzio che nasce la necessità di parlare, di capire, di cambiare. Sarà proprio la parola, quella libera, consapevole e condivisa, la protagonista dell’incontro che si terrà sabato 8 novembre 2025 alle ore 17 presso il Polo Culturale di Tolfa, dove verrà presentato il libro “La prevenzione dei femminicidi. Soggetti che si odiano” di Giuseppe D’Amore. Un appuntamento che promette di essere non solo un momento letterario, ma soprattutto un atto civile e collettivo di consapevolezza. L’incontro sarà aperto dai saluti della sindaca Stefania Bentivoglio che con la sua amministrazione ha voluto fortemente sostenere l’iniziativa. Il libro di Giuseppe D’Amore è un testo coraggioso, lucido e necessario: non si limita a raccontare le tragedie che troppo spesso occupano le cronache, ma prova a scavare nelle radici più profonde della violenza, lì dove nascono la paura, il possesso, il controllo. L’autore invita il lettore a guardare oltre l’atto, a interrogarsi sul contesto culturale e relazionale che alimenta il femminicidio e ogni forma di abuso. D’Amore non cerca colpevoli individuali, ma propone una riflessione collettiva: “La violenza non è un destino, ma un linguaggio che possiamo disimparare” afferma D’Amore nel suo volume, sottolineando la necessità di una nuova alfabetizzazione emotiva e relazionale. Tra i concetti più significativi del libro emerge quello del “metodo della collaborazione convincente”, una proposta per costruire relazioni fondate su fiducia, consapevolezza e reciprocità. Si tratta di un modello educativo e sociale che spinge verso la riconciliazione tra le differenze, invitando uomini e donne a riconoscersi non come avversari, ma come interlocutori di un dialogo necessario e continuo. Un metodo che parte dall’ascolto e dall’autoconsapevolezza, strumenti imprescindibili per una società che voglia dirsi davvero libera dalla violenza. La sindaca Stefania Bentivoglio aprirà l’incontro e ha sottolineato l’importanza di dare spazio a momenti di riflessione profonda come questo: “Tolfa è una comunità che crede nella forza dell’educazione e della cultura. Parlare di femminicidi significa affrontare un problema che riguarda tutti, uomini e donne, giovani e adulti. La prevenzione nasce dalla conoscenza, dal rispetto e dalla capacità di ascolto reciproco. Dobbiamo educare all’amore come responsabilità e non come possesso”. Attraverso il dialogo tra l’autore e il pubblico l’incontro offrirà una prospettiva diversa: quella di una società che vuole imparare a prevenire la violenza prima che diventi notizia, a riconoscerla nei piccoli gesti quotidiani, a combatterla con l’educazione, la solidarietà e la cultura.
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