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Gestione castello di S. Severa, i moderati: «Pieno sostegno alla proposta elaborata dalla commissione Cultura»

Gestione castello di S. Severa, i moderati: «Pieno sostegno alla proposta elaborata dalla commissione Cultura»

SANTA MARINELLA – A quasi tre settimane dal consiglio comunale in cui si è discusso della convenzione che regola i rapporti tra il Comune e la Regione Lazio sul castello di Santa Severa, l’assessore alla Cultura Gino Vinaccia, i consiglieri Alessio Manuelli e Alessio Rosa, il gruppo civico Moderati per S. Marinella e S.Severa tornano sulla questione che da mesi attende una soluzione.

«Abbiamo pubblicamente espresso la nostra posizione in merito – dicono i tre componenti del gruppo civico i Moderati di Santa Marinella - sia durante gli incontri con il comitato cittadino per la difesa del castello, sia nella sede istituzionale. Fin da subito, siamo stati consapevoli della necessità di rivedere lo schema di convenzione proposto dalla Regione, tramite Lazio Crea, soprattutto su alcune questioni che riteniamo siano il fondamento di un accordo condivisibile e di lunga durata.

In particolare, ci riferiamo agli spazi destinati ai musei e alla gestione della biglietteria. Questi due argomenti sono strettamente legati tra loro, sia per ambito che per destino. La proposta della Regione di ridurre l'area museale, di fatto, non tiene conto del ruolo che ricopre l’ente comunale nel tramandare alle generazioni autoctone il legame con la propria storia e le proprie origini. Stessa cosa per quel che riguarda la biglietteria e con essa le visite guidate e i laboratori. Siamo convinti che queste funzioni debbano restare di competenza del Comune, che potrà decidere come gestire, ad esempio affidando la biglietteria alla Santa Marinella Servizi come da noi proposto. Il castello è da oltre 1.200 anni partecipe e protagonista della vita economica, sociale e culturale del territorio. Un legame, che non è solo l’esposizione dei reperti archeologici come testimonianza di una storia millenaria, ma qualcosa di più profondo di cui qualsiasi business planning deve necessariamente tener conto. Si tratta infatti di considerare e dare seguito a quelle attività culturali e partecipate che rendono vivo il castello, legato a doppio filo con la sua comunità. Spazi museali, attività di approfondimento, conferenze, incontri e laboratori che non possono essere alienati dal loro contesto, per ragioni di appartenenza e di origine». «In merito allo schema di convenzione – concludono dalla lista i moderati - ribadiamo quindi il nostro pieno sostegno al lavoro e alla proposta elaborata dalla commissione cultura, che ha saputo dar seguito alle istanze proposte dai cittadini e è stata attenta a quelle del gestore, presentando un accordo che ci appare ammissibile e congruente».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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