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I sindaci rassicurano i cittadini sulle “Case di Comunità”

I sindaci rassicurano i cittadini sulle “Case di Comunità”

ALLUMIERE - TOLFA - CANALE - MANZIANA - Dopo le notizie che parlavano di un possibile “taglio” delle Case di Comunità nel comprensorio, arriva la smentita ufficiale: le strutture previste ad Allumiere, Canale Monterano, Manziana e Tolfa non solo si faranno, ma saranno tra le prime ad aprire. A confermarlo è stata la direttrice generale della ASL Roma 4, Rosaria Marino, che ha incontrato i sindaci dei quattro Comuni per chiarire la situazione dopo le preoccupazioni emerse tra cittadini e amministratori. Dal confronto è arrivata la rassicurazione che l’iter di costituzione delle Case di Comunità procede regolarmente, senza alcuna modifica alla pianificazione originaria.

La novità riguarda soltanto la fonte di finanziamento: le risorse non proverranno più dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ma direttamente dal bilancio della sanità regionale. Una variazione contabile, spiegano i sindaci, che non incide sulla realizzazione delle strutture né sui tempi di apertura. Negli ultimi giorni, la notizia di una possibile esclusione di alcune Case di Comunità dal finanziamento PNRR aveva generato timori e confusione, alimentati dalle incertezze legate alla rimodulazione dei fondi nazionali. L’incontro ha invece restituito chiarezza e fiducia: nessuna rinuncia, ma piuttosto una conferma dell’impegno della Regione Lazio e della ASL Roma 4 nel potenziare la sanità territoriale.

I primi cittadini di Allumiere, Canale Monterano, Manziana e Tolfa hanno espresso soddisfazione per l’esito del confronto, ribadendo l’importanza di queste strutture per i territori collinari e meno serviti dai grandi ospedali. Le Case di Comunità rappresentano infatti un presidio di sanità di prossimità, dove i cittadini potranno trovare medici di base, infermieri di comunità, specialisti e servizi di assistenza integrata. «Si tratta di un modello di sanità più vicino alle persone – sottolineano i Sindaci – capace di rispondere ai bisogni quotidiani dei cittadini e di ridurre le disuguaglianze territoriali. Il messaggio che arriva dal territorio è dunque chiaro: nessun passo indietro, ma la volontà di proseguire con determinazione verso l’apertura delle Case di Comunità, considerate un tassello fondamentale per garantire il diritto alla cura vicino a casa”.

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