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12 Novembre 2025 - 03:08
S. MARINELLA – Dopo le notizie riportate nei giorni scorsi, su un presunto project financing per la ristrutturazione dello stabilimento balneare comunale Perla del Tirreno e della Passeggiata al Mare, alcune forze politiche locali, soprattutto di minoranza, hanno deciso di fare una raccolta firme contro questo provvedimento del Comune. La cosa non ha fatto piacere al sindaco che ha voluto rispondere così a chi pensa che si sia lavorando per un project financing. «Oggi chi sta raccogliendo le firme – dice Tidei – sta cercando di imbrogliare la gente, non ci sarà nessun project financing, ma una gara europea che verrà affidata al massimo ribasso. Noi abbiamo messo il limite di 18 anni perché abbiamo calcolato che l'ammortamento di due milioni e trecento mila euro necessari per ristrutturare la struttura, anziché farla fare dal Comune, la facciamo fare ad un privato che avrà bisogno dai 15 ai 18 anni per ammortizzare quello che ha investito e quindi noi ci troveremo una Passeggiata nuova, uno stabilimento balneare nuovo, gestito da un privato, come sempre è stato gestito, ed in più il Comune incassa sicuramente quello che è un affitto che verrà stabilito dall’offerta di chi partecipa alla gara. Io mi auguro che anche i balneari locali possano organizzarsi per partecipare a questa gara, perché sarà una gara aperta, trasparente, europea e quindi chiunque potrà presentare una offerta. Quindi vorrei dire a questi quattro personaggi che stanno raccogliendo le firme, cercando di imbrogliare la gente, primo la Perla del Tirreno non è una spiaggia privata, è una spiaggia pubblica, rimane pubblica, di proprietà e pubblica. Sarà fatta una gara trasparente a livello europeo. Il project financing non c'entra niente perché è un'altra cosa. Io capisco questi dell'opposizione, perché hanno paura che facendo noi questa nuova struttura, evidentemente le elezioni non le vinceranno mai. Devono sapere che noi stiamo lavorando per migliorare questa città, per fare le cose serie per non far spendere al Comune due milioni e trecentomila euro e far continuare a incassare al Comune quei soldi che ha sempre incassato”. “Abbiamo una spiaggia che il Comune non ha mai gestito – conclude il sindaco – questa spiaggia è stata sempre gestita da esterni, quindi la dava in appalto, ma c’è da tenere presente che questa spiaggia la ottenevano pagando quattro soldi al Comune. Oggi, lo stabilimento, dà al Comune 350 mila euro. Forse bisognerebbe chiedersi perché nel passato veniva data agli amici degli amici o a un parente di qualche amministratore per quattro soldi. Noi invece abbiamo questa spiaggia che dà al Comune di 350mila euro all'anno. La struttura ha dei locali che sono chiusi da circa 15 anni, chiusi perché inagibili, in quanto pericolanti e nonostante li abbiamo messi in sicurezza, di fatto non posso essere utilizzabili e transitabili. Noi allora cosa dobbiamo fare? Dobbiamo ristrutturarla quindi farci una discoteca, un ristorante e dei luoghi di aggregazione e di divertimento. Dunque abbiamo deciso di metterla a gara”.
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