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08 Settembre 2025 - 15:08
CIVITAVECCHIA – «Sto pensando di rimandare la data» per la chiusura delle centrali di carbone previsto per il 31 dicembre del 2025, per «tenerle come riserva sull’emergenza» vista la complessa situazione geopolitica globale. Così il ministro dell’Ambiente e sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin durante un punto stampa a margine del Forum Teha a Cernobbio. «Noi non produciamo più energia elettrica dalle centrali a carbone, in particolare Brindisi e Civitavecchia, le due grandi centrali che dovrebbero non solo cessare il 31 dicembre del 2025 ma essere smantellate». Tuttavia, spiega, «era una decisione nata a fine del decennio precedente» ed «è chiaro che rispetto ad allora abbiamo la guerra in Europa, abbiamo una situazione molto difficile nel Mediterraneo, abbiamo periodi internazionali che si muovono di ora in ora e non solo di giorno in giorno, pertanto non ho intenzione di smantellare le centrali a carbone sulla parte continentale ma di tenerle come riserva sull’emergenza». «Io credo - conclude - che nessuno ad oggi è in grado di garantirci la sicurezza e quello può essere un elemento che ci garantisce sicurezza».
A questo punto, però, servono certezze e garanzie per i territori coinvolti.
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