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01 Ottobre 2025 - 15:08
CIVITAVECCHIA – «Ci troviamo in una fase di stallo che la città di Civitavecchia e l’intero territorio non possono più permettersi. Troppe le promesse, troppi i tavoli e i confronti, ma a oggi il risultato è un nulla di fatto». Lo dichiara la capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale Marietta Tidei.
«L’ipotesi avanzata dal governo, che prevede la permanenza di TV Nord fino al 2038 come riserva fredda, rappresenta uno degli scenari peggiori possibili: da un lato impedisce la reale disponibilità delle aree, che resterebbero comunque vincolate a un impianto formalmente in esercizio; dall’altro non garantisce occupazione significativa, né per i lavoratori diretti né per le imprese dell’indotto, essendo legata solo a una gestione ridotta e non alla piena operatività. Abbiamo lavorato a lungo sulla ZLS – prosegue la consigliera Tidei - che sembrava potesse rappresentare una grande opportunità. La Regione Lazio ha trasmesso la nuova perimetrazione, eppure ancora oggi si continua a dire che ‘a giorni’ arriverà la definizione definitiva da parte del governo. Ma quei giorni non arrivano mai. Lo stesso vale per la nomina del commissario: una figura che si era immaginata potesse accelerare i processi autorizzativi sulle nuove progettualità presentate, ma che resta, a distanza di mesi, un’ipotesi sulla carta».
Marietta Tidei giudica positivo l’accordo che le imprese locali hanno raggiunto con Enel per il mantenimento dei livelli occupazionali e dei lavori di manutenzione fino al 2026. «È un risultato importante che premia la costanza delle aziende e la loro capacità di fare gruppo. Questo – ha sottolineato – deve essere da esempio anche per la politica, che in questo momento non sembra aver marcato alcun risultato significativo, e che dovrebbe mostrare la stessa capacità di concretezza. Bene che la città tutta si faccia sentire: ma chi governa i processi deve prendere atto di questo grido di dolore che arriva da Civitavecchia e non può permettersi di perdere altro tempo. È necessario capire perché il commissario ancora non sia stato nominato, perché la ZLS resti bloccata, perché l’accordo di programma continui a rimanere un annuncio e non un fatto concreto. Intanto però Civitavecchia soffre. Non vedo nessuno che, in questo momento, abbia la forza e la volontà di assumersi la responsabilità di mettere un punto fermo e di dare risposte definitive. Continuano i tavoli e i controtavoli, ma adesso è indispensabile che la Regione Lazio e il governo siano conseguenti agli impegni presi. È necessario – ha concluso – fare chiarezza anche sulle progettualità arrivate: di che tipo di occupazione si sta parlando, e soprattutto con quali tempi di realizzazione? La comunità di Civitavecchia ha diritto a risposte concrete e non può più aspettare promesse rimaste lettera morta».
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