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Gd: «La sospensione della linea FL5 tra Santa Severa e Civitavecchia è solo l’ultimo capitolo di una lunga storia di abbandono»

Gd: «La sospensione della linea FL5 tra Santa Severa e Civitavecchia è solo l’ultimo capitolo di una lunga storia di abbandono»

CIVITAVECCHIA – «La sospensione della linea FL5 tra Santa Severa e Civitavecchia è solo l’ultimo capitolo di una lunga storia di abbandono. Treni soppressi, ritardi infiniti, mancanza di comunicazione e nessuna certezza sui tempi di ripristino: ecco cosa significa vivere ogni giorno la realtà di chi studia, lavora e viaggia nel nostro territorio».

Lo dicono i Gioveni democratici di Civitavecchia che continuano: «Ma il vero guasto non è solo tecnico: è politico. È il risultato di anni di tagli, incuria e disinvestimento pubblico. Un modello che considera il trasporto pubblico un costo, non un diritto. Nella nuova legge di bilancio del governo Meloni non c’è una sola misura concreta per migliorare la mobilità quotidiana dei cittadini, per ridurre le disuguaglianze territoriali o per investire nella transizione ecologica. La stessa logica è quella che domina in Regione: una gestione del trasporto ferroviario e dei servizi pubblici che risponde alle logiche del profitto, non ai bisogni delle persone. Una Giunta che continua a ignorare le richieste di chi ogni giorno prende un treno o un autobus per lavorare, studiare, vivere».

Secondo i Gd «intanto, da chi dovrebbe rappresentare questo territorio in Consiglio regionale, solo un silenzio assordante. Nessuna parola, nessuna presa di posizione, nessuna difesa dei cittadini che li hanno eletti. Un silenzio che pesa come un tradimento politico. Noi Giovani Democratici di Civitavecchia diciamo basta a questa indifferenza. Chiediamo un piano pubblico e strutturale per il trasporto nel Lazio, investimenti veri sulla linea FL5 e su tutte le infrastrutture che collegano la costa con la Capitale, e un cambio di rotta radicale nella gestione della mobilità regionale. Perché – concludono – la giustizia sociale passa anche dai binari su cui ogni mattina viaggiano i lavoratori, gli studenti, le famiglie. E noi saremo sempre dalla parte di chi non può permettersi il lusso di voltarsi dall’altra parte».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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