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VERONA

La Tuscia viterbese conquista Fieracavalli

Trionfa la Bardella Maremmana di Marta con i Butteri della Fattoria di Pomonte

di ANDREA GRASSO

La doppia anima della Tuscia viterbese, tra Lazio e Toscana, conquista il pubblico e la giuria del Galà Italiano di Fieracavalli, andato in scena a Verona la scorsa settimana.
Ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento è stata La Bardella Maremmana di Marta, insieme ai Butteri della Fattoria di Pomonte, protagonisti di un’esibizione intensa e profondamente legata alla tradizione.
In un’intervista a Cavallo Magazine, Giuseppe Cimarosa, artista equestre e membro della giuria insieme ad Antonio Giarola e Rudy Bellini, ha raccontato così la loro performance:
“Li abbiamo premiati per la piena aderenza al tema proposto, quello della tradizione. Ma non solo. Hanno portato un numero ricco, armonioso, con un bel ritmo e piacevole da guardare. Rivedendoli poi la domenica sera nel campo dei Talenti d’Oro, più ampio rispetto a quello dell’esibizione iniziale, sono risultati ancora più spettacolari: lo spazio ha esaltato le loro qualità e il dinamismo che li contraddistingue.”
La loro esibizione ha convinto tutti, nonostante gli imprevisti. In campo, insieme ai butteri e alla razzetta dei puledri, sarebbero dovute entrare anche le bovine maremmane, rimaste però a casa a causa della Blue Tongue.
Un contrattempo che non ha scoraggiato il gruppo: anzi, la loro capacità di adattarsi e di lavorare con animali liberi ha dimostrato una straordinaria prontezza e sensibilità in sella. Perché, come ben sanno i butteri, cavalli e bovini non sono mai uguali da un giorno all’altro — proprio come le persone — e servono intuito, esperienza e sangue freddo per reagire nel modo giusto.
È forse per questo che la monta da lavoro tradizionale della Tuscia viterbese continua a essere uno spettacolo autentico e affascinante, capace di emozionare e, come in questo caso, di vincere.
Sul proprio profilo social, la Bardella Maremmana ha raccontato la tenacia con cui il gruppo ha affrontato l’esperienza:
“La nostra prima Fieracavalli. Quest’anno festeggiamo dieci anni di lavoro insieme, portando ovunque i valori e la tradizione della nostra terra. Avevamo progettato uno spettacolo con due protagonisti assoluti dell’allevamento brado della Tuscia viterbese: la vacca e il cavallo. I butteri della Fattoria di Pomonte ci hanno accompagnato in questo sogno, ma all’ultimo la positività alla Bluetongue dei capi ha messo tutto in discussione. Potevamo arrenderci, ma questa terra ci ha insegnato la resistenza. Nell’ultima settimana abbiamo imbrancato due puledre e la voglia di far bene davanti al pubblico italiano ha superato ogni ostacolo. Grazie a chi non ha mollato, ai Butteri della Fattoria di Pomonte e a tutti i nostri cavalcanti per le emozioni che ci regalano ogni volta. È questo, in fondo, che ci spinge a fare tanti sacrifici.”
In sella, hanno preso parte all’esibizione: Riccardo Carlucci su M. Cometa, Federico Sgherri su M. Edera della Trappola, Eleonora Peri su M. Furioso, Samuele Pastorelli su M. Isidoro di Roccarespampani, Gaspare Sabatini su M. Er Bello della Roccaccia, Piero Cruciani su M. Ivano di Roccarespampani, Emanuele Faccenda su M. Echemo di Castelporziano, Luca Cinti su M. Cinghiale dell’Alberese e Daniele de Grossi su M. Brenno.
I puledri della razzetta erano M. Omega, M. Penelope Preziosa, M. Nolvio della Leya, M. Olimpia e M. Nettuno di Roccarespampani.
Un trionfo che celebra la tradizione equestre della Tuscia viterbese e il suo spirito indomito, capace di unire forza, armonia e passione in un’unica, straordinaria cavalcata. (21-11-2024)

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