Cerca
04 Novembre 2025 - 00:08
QUI SASSUOLO-GENOA. Nella settimana più complessa della sua storia, il Genoa trova la prima vittoria in Serie A. I rossoblù lo fanno con l’accoppiata Criscito-Murgita in panchina, che schiera la squadra col 3-5-2 e il duo Vitinha-Colombo davanti, e sconfiggono 2-1 il Sassuolo in extremis dopo una prestazione di grande impeto. C’è infatti solo il Genoa in campo in avvio, dominando su ogni pallone. Proprio il duo d’attacco si divora il potenziale vantaggio in una clamorosa tripla occasione, ma la rete arriva comunque al 18’. Muric smanaccia il corner, ma la palla arriva a Malinovskyi: sinistro perfetto dal limite ed è 1-0. Il Genoa non si ferma e cerca il bis, sfiorandolo con Vitinha, mentre il Sassuolo si risveglia solo al 25’. Pinamonti calcia due volte centralmente e debolmente, decisamente più insidiosa la chance per Koné: il suo rasoterra si spegne a lato di pochissimo. Col passare dei minuti i neroverdi prendono il comando delle operazioni, mentre i liguri giocano di rimessa: Colombo si divora due volte il raddoppio. Pericoloso anche Norton-Cuffy, ma il Genoa non dilaga: è 1-0 al riposo, dopo un primo tempo arrembante del Grifone. Le occasioni sprecate però costano carissime alla formazione rossoblù, che viene subito raggiunta nella ripresa. L’uomo della provvidenza per il Sassuolo è ancora Domenico Berardi, che insacca in scivolata sugli sviluppi di un corner. La rete numero 150 coi neroverdi risveglia definitivamente la formazione di casa, che sfiora il vantaggio con Thorstvedt: salva tutto Leali. Calcia ancora alto invece Colombo, che è uno dei sostituiti di lusso nel Genoa. Il duo Murgita-Criscito cambia a sorpresa anche Malinovskyi e passa al 4-4-2, per proteggere il pari e cercare le ripartenze. Nei minuti finali il Grifone schiera anche Gronbaek, sin qui l’oggetto misterioso del mercato estivo, e dimostra di avere l’impeto necessario per vincerla. Sono decisivi i calci piazzati, da cui prima nasce la grande chance per Vasquez e poi arriva il gol. Siamo al 92’, infatti, quando Leo Ostigard insacca di testa il 2-1 con uno stacco perentorio. Rete confermata dal Var e prima vittoria per il Genoa, che sconfigge il Sassuolo e scala la classifica. I rossoblù agganciano il Pisa a quota sei punti, scavalcando Verona (5) e Fiorentina (4): viola ultimi in Serie A. Fermo a quota 13, invece, un Sassuolo che ha perso verve e lucidità dopo i cambi (affrettati) di Grosso.
QUI LAZIO-CAGLIARI. Uno squillo per dare continuità di risultati e rimanere agganciata al treno che vale l’Europa: la Lazio vince per 2-0 contro il Cagliari e sale a 15 punti in classifica. I biancocelesti proseguono la striscia di risultati utili consecutivi (sei) e, soprattutto, interrompono un piccolo tabù Olimpico, in cui tornano a vincere due partite di fila come non capitava da ormai un anno. Maurizio Sarri ripropone lo stesso undici che ha battuto la Juventus una settimana fa: rispetto al Pisa, torna Lazzari, con Marusic spostato a sinistra. Diversi cambi, invece, per il Cagliari, in cui, complice la squalifica di Obert, si rivede Luperto. In attacco, invece, Pisacane ripropone due centravanti di peso come Esposito e Borrelli, supportati da Gaetano. E proprio i sardi si fanno preferire nei primi scampoli di partita, portando diversi giocatori a ridosso dell’area biancoceleste, anche se l’unico tiro in porta arriva al quarto d’ora con Folorunsho, bloccato facilmente da Provedel. La Lazio appare lenta e prevedibile nel giro palla e fatica a scardinare la difesa ospite. Serve un guizzo, e puntualmente arriva verso la mezz’ora con Zaccagni, che salta Zappa e mette in mezzo per Basic, ma il match-winner contro la Juventus spara alto. È l’episodio che dà coraggio ai padroni di casa: Lazzari si fa tutto il campo e serve al centro lo stesso Zaccagni, che colpisce male di piatto e non centra lo specchio; ancora pochi secondi e Marusic impegna Caprile con un bel tiro a giro sul secondo palo. Il Cagliari si rivede nel finale di frazione sugli sviluppi di un calcio di punizione, con Provedel che chiude su Folorunsho e Gila che mura Luperto. Al ritorno dagli spogliatoi, Sarri inserisce Provstgaard al posto di Romagnoli, che ha accusato un problema ai flessori. Il Cagliari ha una buona occasione al 52’ quando, su una ripartenza veloce da calcio d’angolo della Lazio, Gaetano salta Provstgaard ma non riesce a impensierire Provedel. Dopo una fase di stallo, al 65’ Isaksen trova lo spunto decisivo saltando Palestra, evitando Luperto con una finta e scaricando sul secondo palo, dove Caprile non può arrivare. Nel finale, il Cagliari, diventato a trazione totalmente offensiva con tre punte in campo, recupera metri e sfiora il gol con il tiro-cross di Prati su cui Pavoletti in allungo non trova l’impatto. Zaccagni tenta il colpo del ko all’89’ ma senza successo; poco male, perché due minuti più tardi il capitano biancoceleste si ritrova la palla tra i piedi dopo l’erroraccio di Prati in impostazione e la scarica all’incrocio.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Edicola digitale
I più letti
QUOTIDIANO LA PROVINCIA
Editore: EDITORIALE LA PROVINCIA Soc. Coop., c.f. 09106271001 - Reg. Tribunale di Civitavecchia n°14/05 - ISSN 2038-5005 Redazione: Via Annovazzi, 15 - 00053 Civitavecchia. Tel. 0766.503027 - Fax 0766.581316 - Direttore Responsabile ALESSANDRA ROSATI - Testata beneficiaria dei contributi per l'editoria D.Lgs. 70/2017 - Soggetto deputato al trattamento dei dati personali: Cristiana Mori - La riproduzione di tutti i contenuti del sito è vietata senza il consenso scritto dell'editore