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18 Novembre 2025 - 12:08
CIVITAVECCHIA – Finalmente ci siamo: il sopralluogo di ieri nella stazione ferroviaria cittadina segna l’avvio concreto del cantiere che, nei prossimi anni, cambierà volto allo scalo ferroviario di Civitavecchia.
Un intervento atteso da decenni per una stazione ormai al limite della fatiscenza, con spazi angusti, servizi datati e un biglietto da visita non all’altezza della città e del flusso di pendolari, turisti e crocieristi che ogni giorno la attraversano. Il sindaco Marco Piendibene, insieme ai tecnici di Rfi e all’architetto Antonello Martino, responsabile Ingegneria e investimenti stazioni, ha fatto il punto su un progetto da circa 25 milioni di euro che ridisegnerà l’intero ambito: fabbricato viaggiatori, accessi, aree esterne. Si parte dall’edificio storico, con una profonda riorganizzazione degli spazi interni: sala d’attesa raddoppiata, servizi igienici ampliati, spazi commerciali ridistribuiti, area ristoro ampliata, recupero delle arcate originarie e pulizia delle aggiunte incoerenti accumulate in mezzo secolo di interventi. Il cantiere durerà all’incirca due anni.
I lavori più invasivi sulla parte ferroviaria – marciapiedi e sottopassi – sono programmati dal 2026, con la riqualificazione del sottopasso principale e, a seguire, l’installazione di ascensori lato mare e lato monte per superare definitivamente le barriere architettoniche. In prospettiva sono previste anche nuove aree verdi, il restauro delle pensiline in ferro e il recupero della Fontana del capitello.
«Oggi - ha spiegato il sindaco Piendibene - ufficialmente inauguriamo i lavori. È chiaro che, come per tutti gli interventi importanti, prima bisogna effettuare le operazioni propedeutiche, il de-bombing e tutto quello che serve per garantire la sicurezza nell’area di cantiere. Poi partiranno fisicamente i lavori che si possono vedere, con i mezzi in azione: diciamo entro dicembre, credo che questo sarà visibile anche dall’esterno. Ma quello che conta è che da oggi i lavori partono effettivamente. Sulla durata non diamo una data certa, anche se l’ottica è quella di un paio d’anni: parlavamo di venti mesi, forse due anni. La cosa più difficile è la scommessa di far continuare a funzionare la stazione mentre si fanno i lavori, perché, se avessimo deciso di chiuderla, ipoteticamente sarebbe stato tutto molto più rapido. La scelta, però, è stata diversa». Per quanto riguarda invece «TPL, capolinea e mezzi pesanti, è tutto pianificato. La collaborazione tra Comune e Ferrovie è proprio questa: fare in modo che, passo dopo passo, tutto quello che avverrà sia coordinato insieme. È chiaro che siamo assolutamente disponibili a lavorare anche sui problemi che si presenteranno di volta in volta: quello del Tpl, del traffico degli Ncc e di tutto il resto è uno dei temi che affronteremo e pianificheremo insieme». Nel corso della giornata si è parlato della possibilità di deviare il traffico di mezzi pesanti su viale Baccelli, un’ipotesi che solleva qualche dubbio. Dubbi anche sui capolinea del TPL e sul dove saranno posizionati.
Civitavecchia, restyling della stazione parte la prima fase dei lavori«L’impatto sulla vita dei pendolari e dei crocieristi - ha spiegato Martino - ci sarà, perché si tratta di lavori importanti, con un investimento di oltre 20 milioni di euro. Eseguiremo comunque le opere garantendo la piena accessibilità e la sicurezza degli utenti, ma è inevitabile che la presenza del cantiere si faccia sentire. Proprio per questo c’è la necessità di parzializzare gli interventi: lavorare a tranche, prima su una parte del fabbricato, poi sulla parte centrale e infine sull’altra, così da assicurare sempre la funzionalità della stazione».
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