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Francigena, visioni contrastanti sui numeri

Francigena, visioni contrastanti sui numeri

I numeri non mentono, si usa dire. Se però si tratta di Francigena anche le cifre sono, almeno stando allo scontro tra maggioranza e opposizione, soggette a interpretazioni. Lo stato di attuazione del piano di risanamento della società, partecipata al 100% dal Comune, che gestisce trasporto pubblico, parcheggi e farmacie comunali continua a essere terreno minato. Una “consuetudine” a cui non è sfuggita neanche la relazione semestrale con i dati al 30 giugno, illustrata dall’assessore alle Partecipate Elena Angiani. Per l’esponente dell’esecutivo «il trend è positivo» in quasi tutti gli asset aziendali. E, pur non essendo stato raggiunto il livello massimo dei ricavi e il livello minimo delle spese, «la società è in equilibrio, con un utile di 40mila euro nei primi sei mesi di quest’anno e una previsione al 31 dicembre di circa 250mila euro, superiore a quanto stimato dal piano di risanamento». Dal rosa al grigio con focus sulle difficoltà in cui si dibattono ancora le farmacie, soprattutto l’ultima nata al Riello, e sul calo dei ricavi derivanti dai parcheggi penalizzati da circa 140 posti auto in meno, causa cantieri, che hanno comportato una diminuzione di circa 6mila euro. «Nel primo semestre di quest’anno si è scesi a 42mila euro rispetto ai 48mila introitati nello stesso periodo del 2024». Ma se per la titolare del Bilancio il cielo sopra Francigena tende al sereno, per l’opposizione invece restano i nuvoloni. Con Francesca Sanna del Pd che ha rimarcato come i numeri raccontino tutt’altra storia. A iniziare proprio dall’utile: «Al 30 giugno del 2024 era di 109mila euro, quest’anno è di 39mila». E le cifre su tutti i servizi gestiti da Francigena «sono in peggioramento». A difesa della narrazione dell’assessora Angiani, il consigliere di maggioranza Paolo Moricoli che, ricordando l’ottima performance aziendale dello scorso anno, ha tenuto a evidenziare come la relazione da approvare riguardasse solo sei mesi mentre per capire il reale stato di salute della società è più opportuno valutare l’intero percorso, anche perché «il piano di risanamento dura 5 anni». Intervento a cui ha prontamente replicato Andrea Micci della Lega, il quale ha attaccato in merito alla buona performance del 2024: «È stato un anno “drogato” dagli interventi del Comune. Con il raddoppio del costo dei parcheggi e lasciando i crediti spettanti al Comune in pancia a Francigena». “Aiutini” vari che però, secondo il consigliere, ai fini del piano di rilancio hanno risolto poco o nulla. Micci inoltre ha stigmatizzato l’impossibilità di un confronto diretto per l’assenza in aula dell’amministratrice unica Ferrari. Focus sugli investimenti dal capogruppo Pd Alvaro Ricci che ha incalzato: «I nuovi mezzi sono stati acquistati con fondi statali e regionali. E Francigena che fa?». Stroncatura netta dall’opposizione, assoluzione piena dalla maggioranza che compatta dà il via libera alla relazione.

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