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“Fame” di parcheggi a Viterbo, focus in consiglio comunale

“Fame” di parcheggi a Viterbo, focus in consiglio comunale

Viterbo, città con una grande “fame” di parcheggi a servizio del centro e non solo. Così spazi più o meno liberi, o in procinto di essere liberati, vengono guardati come possibili aree per ospitare posteggi per auto. Come nel caso di San Biele, fuori porta Romana, attuale deposito dei mezzi di Francigena che prossimamente sarà trasferito al Poggino.

A sollevare la questione in consiglio comunale l’interrogazione di Laura Allegrini, capogruppo di Fratelli d’Italia. Rimarcando il disperato bisogno di parcheggi nel quadrante sud della città, oltre a quello delle Fortezze, in virtù anche del previsto spostamento degli uffici comunali a Fontana Grande, ha chiesto lumi in merito alla notizia secondo cui l’area e il deposito a San Biele sarebbero stati inseriti nell’elenco dei beni comunali da dismettere e alienare. Per poi esortare l’amministrazione a destinarli invece a una finalità più utile alla città: la realizzazione di un parcheggio, appunto.

La risposta è arrivata dalla sindaca Chiara Frontini.

«Al momento non risulta che l’area sia inserita né nel piano di alienazioni né di valorizzazione» ha affermato. Sottolineando poi come sia prematuro pensare alla destinazione futura di San Biele. Perché prima bisogna attendere che la progettazione della nuova sede di Francigena al Poggino sia realizzata e successivamente ci vorrà del tempo per effettuare il trasferimento da San Biele.

Insomma sarà possibile valutare con calma come utilizzare l’attuale sede nei pressi di Porta Romana.

Nel frattempo però si stanno valutando ulteriori soluzioni per dare risposte alla necessità di parcheggi anche per gli uffici in zona Pietrare. La sindaca annuncia infatti una novità. «Abbiamo intavolato un discorso con Ferrovie su un’area interna al sedime ferroviario che potrebbe essere utilizzata come parcheggio».

Da eventuali futuri posti auto a quelli esistenti ma interdetti alla fruizione dei cittadini.

Sia la meloniana Allegrini sia il capogruppo Pd Alvaro Ricci hanno appuntato la loro attenzione sul parcheggio di via Genova, chiuso da due mesi a causa di un muro pericolante, incalzando l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Floris.

Le recriminazioni dei due consiglieri di maggioranza riguardano non solo il ritardo in merito all’intervento da eseguire ma anche l’inibizione dell’intera area di sosta che sta comportando disagi a residenti, esercenti e a tutti coloro che utilizzavano quel parcheggio vista la prossimità a piazza Verdi.

Secondo Ricci, infatti, «il pericolo dovrebbe riguardare 15 stalli sui 40 disponibili, quindi perché interdire l'intero parcheggio?».

Una questione che si presenta complicata perché, «prima di poter procedere a un intervento - ha spiegato Floris - abbiamo dovuto accertare se la competenza fosse del Comune o del privato».

Risultato dopo un paio di settimane: la proprietà del muro pericolante è in capo ai tre condomini sovrastanti. «I proprietari hanno ora affidato a un ingegnere l'incarico di ispezionare il tratto a rischio per raccogliere una documentazione tecnica sullo stato di pericolosità e, qualora accertata, i condomini dovranno provvedere» ha dichiarato.

Intanto la restante parte di muro sarà ripulita dalla vegetazione, che rende complicata un’ispezione visiva, per poi effettuare un nuovo sopralluogo. Insomma un iter lungo e laborioso.

Ma Allegrini non ci sta. «Il Comune deve dare risposte certe e in tempi celeri sull’intervento» ha rimarcato, ricordando che l’amministrazione dispone di fondi che permettono di poter intervenire subito.

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