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«Pioggia benedetta per i campi»

«Pioggia benedetta per i campi»

Maltempo nella Tuscia, gli addetti ai lavori non sono preoccupati. Anzi.

Le piogge, quando avvengono in determinati periodi dell’anno e con intensità torrenziali, sono un disagio per l’agricoltura e le colture, mentre nelle modalità di questi giorni sono un fattore positivo. Ne è sicuro Sergio Del Gelsomino, presidente della Cia Lazio Nord Viterbo, che chiarisce come il tempo di quest’ultimo periodo stia influendo positivamente sui campi.

«Le piogge di questo periodo non hanno fatto altro che bene – dice Sergio Del Gelsomino – alle prime semine fatte e, anche per quelle non ancora fatte, stanno allentando i terreni, quindi la pioggia, in questo momento, non è altro che benedetta dagli agricoltori».

I problemi ci sono quando le piogge sono a carattere eccezionale e nei periodi in cui deve avvenire il raccolto.

«Le olive sono state finite di raccogliere – continua Del Gelsomino – così come tutti gli altri principali prodotti e, ora, siamo nei periodi dei seminativi. Parliamo di due giorni di pioggia che, poi, è risultata né troppo forte essendo state sui 30-40 millimetri. Tutto questo è molto positivo per le prossime semine e assolutamente non negativo».

Intanto Confagricoltura Lazio commenta con preoccupazione il rialzo dei prezzi al consumo.

«Serve investire nelle rinnovabili e definire chiaramente le aree agricole idonee – dice Antonio Parenti, presidente regionale di Confagricoltura -. I nuovi dati Istat registrano un aumento di quasi il 25% dei prezzi degli alimentari negli ultimi cinque anni, un peso sempre più difficile da sostenere per famiglie e imprese».

Per il presidente regionale di Confagricoltura serve agire subito su vari fronti per arginare la continua scalata dei prezzi al consumo che sono determinati anche dai cambiamenti climatici in atto.

«Questa situazione rappresenta l’ennesima conferma della necessità di intervenire con misure concrete – continua Parenti – come maggiori investimenti nelle energie rinnovabili con risorse dedicate, semplificazione delle procedure per accelerare lo sviluppo degli impianti, chiarezza sulle aree agricole idonee ad ospitare energie rinnovabili, promozione dell’energia condivisa all’interno dei territori e dei segmenti produttivi. Il costo dell’energia ha un impatto diretto sull’aumento dei prezzi. Per invertire questo trend servono strategie chiare, stabili e strutturali, nell’interesse dell’intero Paese e dell’agricoltura in particolare».

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