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Tarquinia, il sindaco Sposetti e l’assessora Roberta Piroli esprimono il cordoglio della città per la scomparsa dell’archeologa Maria Bonghi Jovino

Tarquinia, il sindaco Sposetti e l’assessora Roberta Piroli esprimono il cordoglio della città per la scomparsa dell’archeologa Maria Bonghi Jovino

TARQUINIA  - “Abbiamo appreso con profondo dolore la notizia della scomparsa della professoressa Maria Bonghi Jovino, cittadina onoraria di Tarquinia dal 2007, eminente studiosa e figura di riferimento internazionale nel campo dell’Etruscologia e dell’Archeologia Italica”.

Lo affermano il sindaco Francesco Sposetti e l’assessora alla Cultura Roberta Piroli.

“La città perde una studiosa di altissimo profilo e una persona che ha contribuito in modo determinante a farne conoscere la storia – afferma il primo cittadino -. Il suo rigore scientifico, la passione per la ricerca e il profondo legame con Tarquinia restano un patrimonio prezioso per la comunità e per le generazioni future”.

«Tarquinia non ha solo beneficiato della sua competenza scientifica, ma ha accolto nel tempo anche il suo spirito curioso e appassionato – dichiara l’assessora Piroli -. A nome di tutti coloro che amano la storia, la cultura e la nostra città, vogliamo esprimere gratitudine per l’eredità che ci lascia, fatta di scoperte, di libri, di testimonianze e di amore per Tarquinia».

Professoressa ordinaria all’Università degli Studi di Milano, Maria Bonghi Jovino ha legato in modo indissolubile il suo nome a Tarquinia, dirigendo fin dal 1982 e per molti anni gli scavi sul pianoro della Civita. Un lavoro scientifico di straordinaria rilevanza che ha portato alla definizione del Complesso monumentale della Civita e allo sviluppo del celebre “Progetto Tarquinia”, oggi riconosciuto a livello mondiale per il contributo determinante offerto alla conoscenza della civiltà etrusca lungo un arco cronologico di circa dieci secoli. Tra le scoperte più significative si ricordano i celebri bronzi votivi – lo scudo, il lituo e la scure – simboli del potere sacro e politico di Tarquinia, testimonianze fondamentali della storia e dell’identità della città.

«Apprendiamo con rammarico della scomparsa della professoressa Maria Bonghi Jovino, studiosa a cui Tarquinia deve molto, nostra socia onoraria», le parole della presidente della Stas Alessandra Sileoni.

E’ giunta da “Crc Progetto Tarquinia, Insegnamento di Etruscologia - Università degli Studi di Milano”: «Gentilissimi, vi scriviamo con commozione per condividere la notizia della scomparsa della professoressa Maria Bonghi Jovino, maestra per molti di noi e riferimento autorevole e generoso per la ricerca non solo etruscologica e per l’Università degli Studi di Milano. A lei dobbiamo l’avvio del Progetto Tarquinia e delle indagini archeologiche dell’Università degli Studi di Milano per la ricostruzione della storia dell’antica Tarchna. Per chi ha avuto la fortuna di incontrarla, Maria Bonghi Jovino non è stata soltanto una grande studiosa: è stata una presenza capace di unire rigore e umanità, passione e prudenza, ascolto e determinazione. Ha insegnato a generazioni di allieve e allievi un metodo, ma anche un modo di stare nella ricerca: con responsabilità verso i contesti, rispetto per le persone e fiducia nel lavoro collettivo. Con affetto e gratitudine il Progetto Tarquinia si unisce al ricordo dei colleghi e di tutto il mondo archeologico, con l’impegno a proseguire quanto iniziato dalla professoressa con lo stesso fervore e la stessa profonda attenzione alla responsabilità pubblica dell’archeologia».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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