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Viterbo: in trecento hanno sfilato in abiti d’epoca

Viterbo: in trecento hanno sfilato in abiti d’epoca

Trecento figuranti in abiti d’epoca, dal 1200 al 1800, ieri pomeriggio hanno accompagnato la traslazione del corpo di Santa Rosa rievocando secoli di storia e devozione.

Il corteo storico è partito dal santuario di Santa Rosa, ha attraversato la città fino a raggiungere la cattedrale di San Lorenzo dove, dopo il saluto del vescovo Orazio Francesco Piazza, ha ripreso il suo cammino per fare ritorno al santuario.

Le radici di questa tradizione risalgono al 1258 quando, per volontà di Papa Alessandro IV, il corpo incorrotto di Santa Rosa fu traslato dalla chiesa di Santa Maria in Poggio all’attuale Santuario. Nel 1512, le autorità locali ordinarono che questa “pia devozione” si ripetesse per sempre. Tra i figuranti hanno sfilato le rosine, i boccioli di Santa Rosa, i valletti, il podestà, le milizie, i terziari francescani, i nobili, i sindaci, i sottoprefetti, i notai, i corazzieri, i cavalieri di Malta e i delegati pontifici.

La cura nella fattura degli abiti, la serietà e la compostezza dei figuranti ha offerto uno spaccato di vita di quegli anni molto fedele.

Il corteo, anche quest’anno, ha accolto le delegazioni di Soriano nel Cimino, con costumi del 1300, e di Vitorchiano, con il “Gruppo Fedeli di Vitorchiano” i cui abiti sono di scuola michelangiolesca della fine del 1600.

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