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Viterbo: tutti gli occhi per Dies Natalis

Viterbo: tutti gli occhi per Dies Natalis

Il giorno più atteso dell’anno è arrivato: quello carico di trepidazione, di emozione, di coralità. È il giorno del Trasporto per cui ci si mette in attesa già dalla notte prima, in cui si respira quell’atmosfera unica che riscalda il cuore e l’anima.

Il Trasporto straordinario per l’Anno del Giubileo non c’è stato. E forse va bene così perché le emozioni del 3 settembre sono irripetibili e irreplicabili. Di straordinario c’è stata l’esposizione della Macchina. Da luglio Dies Natalis è ferma a San Sisto. Ma questa sera sarà tutta un’altra cosa. A renderla ancora più splendida e speciale saranno i Facchini che si caricheranno sulle spalle il campanile che cammina e riporteranno Santa Rosa a casa, al santuario. Se quella dell’anno scorso è stata un po’ una prova generale per Dies Natalis alla sua prima uscita, quest’anno ci si aspetta un Trasporto ancora più emozionante del precedente.

L’ideatore, Raffaele Ascenzi, ha voluto apportare una modifica. «La parte interna, quella spirituale - ha spiegato nei giorni scorsi - sarà più chiara ed evidente, come un fuoco incandescente, rispetto a quella esterna. È una Macchina che vuole tendere alla speranza».

Ma quest’anno accanto alla speranza si parlerà anche di pace. A questa è dedicato infatti il Trasporto. «La speranza - ha auspicato il presidente del Sodalizio, Massimo Mecarini - è che santa Rosa e lo sforzo dei facchini illuminino le menti di chi ha in mano le sorti del mondo: dal Medioriente all’Ucraina».

La manovra più delicata, quella della girata in piazza del Comune, sarà dedicata, invece, ai tanti facchini deceduti nei mesi scorsi , tra cui Silvio Ascenzi, ai giovani Leonardo Cristiani e Francesco Romagnoli e al ricordo di Alfio Pannega nel centenario della morte.

Quello di questa sera sarà anche il primo Trasporto di Luigi Aspromonte con l’investitura ufficiale di capofacchino dopo che l’anno scorso era subentrato all’ultimo a Sandro Rossi. Sarà, invece, il primo Trasporto in assoluto per gli undici nuovi facchini. Le cene in piazza dei giorni scorsi sono servite anche a “rodare” la squadra prima dell’impegno di questa sera, come da tradizione. Nella “liturgia” del 3 settembre oggi arriva anche una nuova parola d’ordine: “sicurezza”. Non che negli altri anni non ci sia stata o che si siano verificati disordini o incidenti, ma oggi sarà assunto un maggior rigore rispetto all’osservanza dei divieti di posizionare le sedie lungo il percorso della Macchina e di salire sulle fontane. Rispetto al sentimento cittadino di “offesa” alle tradizioni legate all’attesa del passaggio alla Macchina, la sindaca Frontini ha definito «aberrante» che il Trasporto venga equiparato a un pubblico spettacolo e ha già annunciato che si farà promotrice di una proposta di legge di iniziativa popolare per modificare la normativa. Ma oggi anche le polemiche saranno lasciate da parte per far spazio solo a lei: a Dies Natalis.

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