Cerca

Viterbo: Santa Rosa è tornata a casa

Viterbo: Santa Rosa è tornata a casa

I facchini hanno portato a casa Santa Rosa facendola “volare” sulle spalle di Dies Natalis. Il Trasporto della Macchina ha regalato emozione, calore e meraviglia. Dies Natalis quest’anno è ancora più bella e affascinante. Dopo il trasporto del debutto, è stata ulteriormente migliorata «specie nella parte destra - ha spiegato l’ideatore, Raffaele Ascenzi - che l’anno scorso aveva manifestato dei problemi».

Ma il Trasporto del Giubileo sarà ricordato per le misure di sicurezza: oltre al divieto delle sedie lungo il percorso, il trasporto stesso è avvenuto con le luci accese e non al buio come da tradizione. Un presunto allarme terrorismo, successivo all’arresto di alcune persone trovate in possesso di armi, ha imposto l’innalzamento del livello di sicurezza.

Ad annunciare la novità è stato il capofacchino, Luigi Aspromonte, che prima del “Sollevate e fermi” a San Sisto, ha spiegato che c’era stata questa direttiva presa in Prefettura per cui «non ho potuto dare loro (ai facchini) la benzina - ha detto alla piazza - per questo aspetto il vostro incoraggiamento. Partecipare con noi» . Quindi è arrivata la domanda: «Facchini di Santa Rosa e Piazza San Sisto, semo tutti d’en sentimento?»

Stessa “benzina” e incoraggiamento che poi Aspromonte ha chiesto nelle altre piazze in cui la Macchina si è fermata.

Prima della partenza del Trasporto il vescovo Piazza ha importati l’ultima benedizione ai cavalieri di Rosa.

«Cari facchini - ha detto - è il momento di tirare fuori tutta la vostra energia. Rosa è stata una donna che ha cercato la pace e sono grato al Sodalizio perché questo trasporto è per invocare la pace di cui abbiamo bisogno in tute le parti del mondo. Dove non c’è la pace c’è tragedia umana. Chiedete a Santa Rosa di intercedere per donare la pace nelle nostre famiglie e dove c’è la guerra». Prima di lui, la sindaca Frontini ha invitato all’unità e al sacrificio: «mostrate al mondo qual’è l’anima di Viterbo».

Alle 21,30 è partito puntuale il trasporto. Il primo tratto fino a piazza Fontana Grande è stato tra i più impegnativi vista la discesa ma i facchini hanno proceduto spediti raccogliendo l’abbraccio e gli applausi dei viterbesi. In via Cavour, così come in piazza San Sisto, qualche cittadino ha contestato le misure di sicurezza e il trasporto con la luce. In piazza del Comune, Dies Natalis ha effettuato la doppia girata. Dopo la lunga sosta il tratto più impegnativo per i Facchini: quello più stretto dove la macchina ha sfiorato i tetti. In piazza del Teatro l’ultima girata prima della fatica finale: la salita che porta al Santuario. L’arrivo, alla mezzanotte, è un’esplosione di gioia: la tensione lascia spazio agli abbracci. Anche quest’anno i facchini hanno compiuto l’impresa.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia di Civitavecchia

Caratteri rimanenti: 400

Edicola digitale