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04 Settembre 2025 - 03:08
Viterbo festeggia i propri ‘ambasciatori’ nelle altre città italiane e all'estero. Ma prima della consegna del premio ‘Il Ciuffo e la Rosa d'oro e d'argento’ a due viterbesi da anni residenti altrove e che ogni anno, il 3 settembre, tornano nella loro città natale per assistere al trasporto della Macchina di Santa Rosa, il raduno dei facchini in un gremitissimo Teatro Unione - da cui muovono poi per il tradizionale giro delle sette chiese - si è rivelato momento di grandi emozioni e ha riservato diverse sorprese.
Dall’annuncio della sindaca Chiara Frontini relativo alla sala dell'ex chiesa degli Almadiani che, dopo i lavori di restauro, sarà intitolata a Nello Celestini, fondatore del Sodalizio dei facchini, e padre di Lorenzo, presidente emerito che ha appreso con commozione la notizia, all’inaspettata sostituzione di due facchini a poche ore dal Trasporto.
Il capofacchino Luigi Aspromonte ha invitato a sorpresa sul palco Giovanni Bevilacqua e Francesco Aspromonte ai quali ha consegnato, rispettivamente ciuffo e spalletta. Hanno preso temporaneamente il posto di alcuni ‘colleghi’ che, chi per un piccolo intervento o non sentendosi pienamente in forma, hanno preferito lasciare spazio agli altri. «Dimostrazione dello spirito che anima questa famiglia» ha evidenziato il capofacchino.
In completo rosso e camicia bianca che richiamano i colori della divisa dei cavalieri di Santa Rosa, la sindaca Chiara Frontini oltre a sottolineare come «questo è il momento in cui si tira fuori l’orgoglio e la voglia di sentirsi tutti parte di una comunità» ha rimarcato l'importanza
«di tutelare queste feste per la loro unicità, per questo c’è l’impegno di portare avanti una proposta di legge d'iniziativa popolare per uno status speciale per la Macchina, attualmente considerata pubblico spettacolo».
Cromie rosso e bianco riprese anche nell'abbigliamento della vicepresidente dell’Europarlamento Antonella Sberna che ha anticipato sia la tappa a Bruxelles del progetto Unesco delle Macchine per la pace che il lavoro che sta portando avanti «di organizzare una presenza importante del Sodalizio per far arrivare la nostra tradizione in Europa».
E il consigliere regionale Daniele Sabatini, dopo aver ricordato i fondi stanziati dalla Regione per valorizzare il Giubileo e promuovere il Trasporto, ha annunciato il progetto «di investire su nuovi ciuffi, un bene strumentale che viene tramandato negli anni. Perché il Trasporto è la certezza di una tradizione che sarà portata avanti nei secoli».
Diocesi, istituzioni e rappresentanti politici si sono alternate sul palco, che ha visto come cerimoniere il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini.
Tra gli altri, il prefetto Sergio Pomponio, il vescovo Orazio Francesco Piazza, il questore Luigi Silipo - che ha ricordato il 15enne Leonardo Cristiani, deceduto in un incidente stradale, figlio di due poliziotti , il presidente della Provincia Alessandro Romoli, il deputato Mauro Rotelli, il presidente Ita Sandro Pappalardo e Patrizia Nardi del progetto Unesco per Rete delle Macchine a spalla. Riconoscimento di cui il prossimo anno ricorre il ventennale.
Nardi, annunciando che la mostra sulle Macchine, insieme ai facchini, andrà anche in Messico ha auspicato di poter concludere il tour in Ucraina. Presenti anche i rappresentanti delle altre feste della Rete: Nola, Palmi e Sassari. Poi i protagonisti, oltre ai facchini, della Macchina: Raffaele Ascenzi, ideatore di Dies Natalis, e i costruttori Vincenzo e Mirko Fiorillo che, per un tratto del percorso, hanno vissuto il 2 settembre l'emozione del trasporto del corpo di Santa Rosa. Mecarini poi, a nome del Sodalizio, ha consegnato a diversi soci onorari, la cravatta dei facchini con il simbolo Unesco.
A proposito di riconoscimenti, il presidente del consiglio comunale Marco Ciorba ha introdotto “Il Ciuffo e la Rosa d’oro e d'argento”, «un premio alla viterbesità» giunto alla seconda edizione. Franco Tavani, trasferitosi nel 1965 in provincia di Cagliari, si è aggiudicato la statua d’argento realizzata da Ascenzi mentre “l’oro”, un quadro raffigurante Santa Rosa dell'artista Michele Telari, è andato a Graziano Aversa, residente dal 2001 a Valencia, in Spagna, che ha affrontato un viaggio di oltre duemila chilometri in auto per essere a Viterbo per assistere al passaggio della Macchina e omaggiare Santa Rosa.
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