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«Niente più aiuti per i nostri cari, i servizi Asl svaniti nel nulla»

«Niente più aiuti per i nostri cari, i servizi Asl svaniti nel nulla»

LADISPOLI - Amara sorpresa per le famiglie con persone a carico, per le quali la fisioterapia è necessaria per continuare a vivere una vita dignitosa. Speravano che i tempi di attesa, allungati dalle ferie estive, che si sa non promettono certo interventi imminenti neanche quando si parla di sanità pubblica, fossero terminati con la fine della stagione, invece l’Asl di riferimento pare proprio non volerne sapere di rimettere in moto il servizio relativo alle terapie a domicilio per i pazienti più fragili. Arrivano segnalazioni da parte di cittadini che attendono da mesi l'intervento di un fisioterapista per i propri cari allettati in casa per l'Alzheimer o per altre patologie. Un servizio importantissimo, in alcuni casi vitale, per far sì che le persone fragili non peggiorino la loro condizione di disabilità, facendo esercizi guidati da professionisti abilitati, che li aiutino a migliorare. Fino alla primavera di questo anno le cose hanno sempre funzionato, l'impegnativa del medico di base e poi la richiesta alla Asl a cui seguiva l'abbinamento di un professionista in una delle cooperative accreditate dall'azienda sanitaria. Ora, le cose non scorrono più, come se qualcosa fosse cambiato nell'Asl Rm 4. Da Ladispoli giunge la segnalazione di una figlia che ha la mamma malata di Alzheimer, una patologia, per la quale è essenziale intervenire su più fronti, perché i sintomi non peggiorino repentinamente. «Chi toglie servizi a questi soggetti in qualche modo è come se accelerasse un processo che non dà scampo ai malati, perché questo tipo di malattie degenerative possono essere contrastate e rallentate solo attraverso la stimolazione sia fisica che mentale. È una sorta di condanna».  F.N.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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