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04 Settembre 2025 - 18:08
TOLFA – Il sole si alza lento sopra le colline, scivolando tra querce e pascoli, e la sua luce dorata accarezza le pietre antiche del borgo. Le campane suonano nell’aria tersa del mattino, mentre un vento leggero porta con sé il profumo del cuoio, delle botteghe e delle storie di un tempo. Tra vicoli stretti e piazze silenziose, ogni pietra racconta di butteri, artigiani e viaggiatori. Qui, dove il tempo sembra essersi fermato, qualcosa di nuovo sta accadendo. Un cuore antico torna a battere con forza: la Catana, la storica borsa in cuoio che da secoli racconta Tolfa, diventa oggi scuola, mestiere e rinascita. Dal primo settembre il borgo collinare si è trasformato in un laboratorio vivo di creatività con l’inaugurazione dell’Accademia della Catana: un progetto che intreccia memoria, artigianato e innovazione, aprendo le porte a nuove generazioni di apprendisti, artigiani e sognatori. Varcare la soglia del Palazzo Buttaoni oggi significa respirare un’energia diversa. Le stanze restaurate brillano di luce nuova, mentre il silenzio antico è rotto solo dal suono ritmico di martelli, taglierine e fili che scorrono tra le dita. Qui, tra pelli pregiate e strumenti da lavoro, il sapere delle mani incontra la visione del futuro. Per sei settimane, in un percorso intensivo di 200 ore gratuite, gli apprendisti selezionati vivranno un’esperienza immersiva: creare una Catana seguendo ogni fase, dalla scelta della pelle al manufatto finito. Selezione dei pellami, taglio e modellazione del cuoio, cucitura manuale, rifinitura dei dettagli: ogni gesto è insegnato, tramandato, custodito. E poi arriva il momento più atteso: il “rigirare la borsa”, quando la Catana viene cucita al rovescio e, quasi come in un rito antico, prende vita tra le mani di chi l’ha creata.
“Imparare a realizzare una Catana – spiegano i docenti – significa imparare molto di più di un mestiere: significa entrare in contatto con una tradizione che ha attraversato secoli e generazioni.” Nata nel Cinquecento per accompagnare i butteri nelle lunghe giornate a cavallo, la Catana è stata compagna di lavoro, simbolo di fierezza e custode di storie. Nel tempo, ha vissuto mille vite: nel XIX secolo era la tasca dei cacciatori e la sacca dei butteri; negli anni ’70 e ’80 è diventata oggetto di culto tra studenti, artisti e viaggiatori, simbolo di libertà e appartenenza; nel nuovo millennio è tornata sulle passerelle e nelle boutique, diventando un accessorio richiesto in tutto il mondo. Oggi, grazie all’Accademia, la Catana non è più solo un prodotto: diventa un ponte tra epoche, un filo che unisce il passato al futuro, trasformando Tolfa in un borgo-laboratorio dove la tradizione diventa occasione di sviluppo, creatività e turismo.
La sindaca Stefania Bentivoglio racconta così il senso profondo del progetto: “Pochi borghi hanno un’identità forte come Tolfa. La sua storia e le sue leggende, in cui convivono avi etruschi, fieri ribelli, butteri e briganti, si intrecciano con un presente fatto di cultura e ospitalità. La nostra borsa, la Catana, porta con sé un patrimonio di tradizioni che merita di essere custodito e rilanciato. Nell’Accademia c’è l’orgoglio di portare avanti una tradizione antica, condividere i saperi e aprire nuovi percorsi di vita e di lavoro per le nuove generazioni". Tra i protagonisti di questa rinascita c’è anche la Selleria Bartolozzi Lamberto, custode di una tradizione familiare che ha attraversato generazioni.
“Per noi è difficile immaginare la nostra vita senza la bottega – confida Valeria Bartolozzi, artigiana e docente dell’Accademia – qui c’è il nostro cuore, qui ci sono i nostri sacrifici. I tempi cambiano, le mode cambiano, ma l’amore per questo lavoro resta immutato. Ora vogliamo portare questo amore a voi, insegnare, condividere, crescere insieme. Non sappiamo dove ci porterà questo viaggio, ma lo scopriremo insieme”. Parole che sanno di promessa e invito: imparare un mestiere, custodire una storia, costruire un futuro. L’Accademia della Catana non è solo formazione: è il cuore di un progetto più grande, “Tolfa tra Artigianato e Turismo”, finanziato dal PNRR – Rigenerazione culturale e sociale dei borghi storici con il sostegno dell’Unione Europea – NextGenerationEU e promosso dal Ministero della Cultura. Accanto ai laboratori, il piano prevede una riqualificazione urbana ambiziosa: restauro del Palazzo Buttaoni; riqualificazione dell’area tra Buttaoni e il Palazzaccio; trasformazione del Palazzaccio in centro culturale; adattamento del Mugnitore in residenza per artisti e ricercatori. Tolfa si candida così a diventare un punto di incontro tra passato e futuro, un luogo dove il sapere antico incontra nuove visioni e dove un borgo di collina si trasforma in hub di creatività e cultura. Tolfa insegna che non c’è futuro senza radici. La nascita dell’Accademia della Catana dimostra che il passato, se custodito e condiviso, può diventare energia viva e opportunità concreta. In questo borgo sospeso tra mare e colline, tra storia e innovazione, il tempo non si ferma: si rinnova, si trasforma, si reinventa. La Catana, un tempo compagna di viaggio dei butteri, oggi diventa compagna di vita per nuove generazioni. E lì, tra il fruscio delle pelli, il suono delle cuciture e il profumo del cuoio, Tolfa ci ricorda una verità semplice e potente: il futuro nasce solo da chi ha il coraggio di custodire la propria storia.
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