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«La decisione più difficile: sospendere la festa o fare il Trasporto»

«La decisione più difficile: sospendere la festa o fare il Trasporto»

La decisione più difficile presa finora. Un’allerta antiterrorismo a due ore dal Trasporto e una valutazione necessaria da fare: scegliere tra il dolore della sospensione della festa e la sua conferma, in uno scenario complesso».

Il giorno dopo lo scampato pericolo, è la sindaca Frontini a spiegare la tensione che ha preceduto e accompagnato il Trasporto di Dies Natalis. « Abbiamo optato per la seconda: fare il Trasporto, rafforzare le misure di sicurezza (luci accese e uomini e mezzi sul campo) e confidare che Rosina e la sua Macchina, sulle spalle dei Facchini, tornano sempre a casa. E così è stato anche stavolta - ha aggiunto la sindaca - Mi dispiace per alcuni cittadini che hanno partecipato al Trasporto con le luci accese, ma era la condizione minima necessaria per garantire il Trasporto: le abbiamo spente quando il quadro sicurezza era completo».

Frontini ha ricordato che tutto «è partito dall’arresto di due cittadini turchi alloggiati in un b&b sulla salita di S. Rosa, armati con armi plurioffensive. Diversi elementi portavano a pensare che potessero non essere gli unici in città e che avessero pianificato la minaccia. Uno scenario serio e da non sottovalutare». La sindaca ha ringraziato «le forze dell’ordine, che hanno svolto un lavoro egregio, al prefetto e al Questore che hanno condiviso con me la decisione di confermare il Trasporto dimostrando ancora una volta che il “tutti d’un sentimento” dovrebbe essere inserito come art. 1 dello statuto della città di Viterbo. E grazie, grazie, grazie sempre al Sodalizio, al presidente e al capofacchino, che non hanno esitato un secondo nel dire “noi ci siamo, la Macchina passa”»

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