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07 Settembre 2025 - 00:08
TOLFA – Una data che rimarrà impressa nella memoria di tanti: 4 settembre 2025. In questo giorno presso il Comune di Tolfa, davanti alla sindaca Stefania Bentivoglio, Ernesto “Enes” ha pronunciato il giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana, diventando ufficialmente cittadino italiano. Un momento emozionante e carico di significato, che racchiude non solo una formalità burocratica, ma una storia di vita intensa, fatta di coraggio, sacrificio e riscatto. Ernesto era solo un bambino quando, insieme alla sua famiglia, fu costretto a fuggire dal Kosovo per scappare dagli orrori della guerra. Dopo un viaggio difficile, approdò a Tolfa, un borgo che da subito lo accolse e gli offrì la possibilità di ricostruire la propria vita. Crescendo tra queste colline, Ernesto ha saputo trasformare le difficoltà in forza, integrandosi perfettamente nel tessuto sociale del paese. Oggi è padre, marito, lavoratore onesto e instancabile, ma soprattutto è Roccarolo DOC, legato profondamente al suo Rione Rocca, che non ha mai smesso di sostenerlo e accompagnarlo nel suo percorso. La sua storia rappresenta uno dei più grandi esempi di integrazione riuscita. Ernesto ha saputo unire due identità, due culture, due storie, facendole convivere in un percorso di crescita personale e collettiva. La cerimonia di giuramento è stata un momento di commozione e orgoglio non solo per lui e la sua famiglia, ma anche per tutti coloro che hanno condiviso con lui questo lungo cammino. Non potevano mancare i colori bianco e rosso del Rione Rocca, che con un messaggio affettuoso ha voluto esprimere tutta la propria vicinanza e stima: “Il nostro Roccarolo Enes finalmente cittadino italiano! Siamo fieri di te, della tua storia, della tua forza e del tuo esempio. Questo traguardo è il simbolo di un percorso di vita straordinario, che onora te, la tua famiglia e tutta la comunità tolfetana.”.La cittadinanza italiana per Ernesto non è solo un riconoscimento formale: è il coronamento di un legame profondo con Tolfa, la sua seconda casa, e con una comunità che lo considera da sempre “uno di noi”. In un’epoca in cui si parla tanto di integrazione, la sua storia dimostra che accoglienza, impegno e rispetto reciproco possono costruire ponti solidi tra le persone, trasformando le ferite del passato in nuove opportunità di futuro. Benvenuto, Ernesto. Benvenuto, Enes. Tolfa, il tuo Rione Rocca e tutta la comunità ti stringono in un grande abbraccio tricolore.
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