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«La Rocca polo culturale vivo e inclusivo»

«La Rocca polo culturale vivo e inclusivo»

VALENTANO - Il comune celebra un ulteriore passo avanti nel percorso di valorizzazione della Rocca Farnese. Dopo il restauro del Cortile d’Amore e la nuova illuminazione artistica del loggiato e di Porta Magenta, è stato inaugurato il nuovo allestimento del museo della Preistoria della Tuscia e della Rocca Farnese, finanziato grazie ai fondi del Pnrr – Bando Borghi.

L’iniziativa è stata presentata come un momento di rilievo culturale per la comunità. «Grazie ai finanziamenti del Pnrr – ha dichiarato il sindaco Stefano Bigiotti – abbiamo potuto destinare risorse importanti al nostro museo, luogo identitario e simbolo della storia di Valentano. Non si tratta solo di interventi materiali, ma di un vero percorso di valorizzazione culturale e di democratizzazione dell’accesso al patrimonio. Oggi la Rocca non è soltanto un museo, ma un polo culturale vivo, inclusivo e aperto a tutti. È questa la conquista più importante».

Il direttore del museo, Fabio Rossi, ha illustrato i dettagli degli interventi. È stato aggiornato l’intero apparato informativo con nuove grafiche e soluzioni allestitive per accompagnare le esposizioni sulla Preistoria della Tuscia, sullo sviluppo di Valentano nel Medioevo e nel Rinascimento. Sono tornati alla fruizione reperti di eccezionale valore scientifico e rarità: un oggetto di arte mobiliare del Paleolitico superiore dalla Grotta di Settecannelle, una statuina in terracotta raffigurante una Dea Madre dal sito neolitico di Poggio Olivastro e i reperti dell’insediamento sommerso del Lago di Mezzano, considerati il fiore all’occhiello del museo. Rossi ha ricordato anche l’approfondimento dedicato alla famiglia Farnese e ha sottolineato l’attenzione all’accessibilità: «Questi strumenti – ha affermato – permettono una fruizione davvero aperta a tutti, in continuità con l’impegno che il Museo di Valentano porta avanti da oltre dieci anni sul tema dell’inclusione». L’allestimento infatti prevede undici video introduttivi disponibili in italiano, inglese, LIS e International Signs, con sottotitoli e speaker professionisti.

Il presidente del Centro studi di Preistoria e Archeologia, Christian Metta, ha ribadito l’importanza di Le vie della Preistoria, divenuto appuntamento fisso per la città, mentre Marco D’Aureli, coordinatore del sistema museale del Lago di Bolsena, ha definito il lavoro svolto a Valentano «un modello di riferimento per l’accessibilità museale», ricordando la mostra “Vietato non toccare” del 2013 come esperienza pionieristica. Durante la cerimonia sono stati rivolti ringraziamenti al direttore del museo Fabio Rossi, all’architetto Piergiorgio Pagliaccia, all’ufficio tecnico comunale, a Prisma Cultura con Ginevra Niccolucci, Francesco e l’interprete Lis Alessandra Biagianti, a Grazia Maria Bulgarelli e Patrizia Petitti per i contenuti aggiornati, a Christian Metta per l’inserimento dell’evento nel calendario de Le vie della Preistoria e a Marco D’Aureli per il contributo al video introduttivo. Il percorso di valorizzazione non è concluso. Nelle prossime settimane sarà inaugurata anche la nuova sala conferenze della Rocca Farnese, trasformata in uno spazio polifunzionale per incontri e attività culturali.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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