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08 Settembre 2025 - 18:08
CERVETERI – Incontro chiesto dalla sindaca e approvato dal governatore Rocca. Sarà un vertice sulla sanità territoriale dopo i tanti disagi e la raccolta firme avviata nei comuni di Cerveteri e Ladispoli che ha avuto migliaia e migliaia di adesioni. «Alcuni giorni fa – dichiara il primo cittadino etrusco, Elena Gubetti – ho inviato una nota ufficiale al presidente Rocca, chiedendo un confronto urgente sui servizi sanitari e assistenziali che interessano Cerveteri, Ladispoli e l’intero comprensorio. Ho ricevuto comunicazione dalla sua segreteria: l’incontro ci sarà, entro la fine di settembre. Un segnale importante di apertura e attenzione da parte della Regione Lazio verso le istanze del nostro territorio». Il tema centrale sarà lo sviluppo di una sanità territoriale nuova, efficiente e vicina ai cittadini, soprattutto alla luce della definitiva chiusura del Punto di Primo Intervento di Cerveteri-Ladispoli nel 2019, sostituito dal Presidio Territoriale di Cure Primarie. Un cambiamento che ha sollevato preoccupazioni diffuse nella cittadinanza e che oggi necessita di risposte chiare e azioni concrete. «Cerveteri è una città di oltre 40mila abitanti – prosegue la sindaca -, che nei mesi estivi raddoppia la sua popolazione. Con Ladispoli, arriviamo a oltre 150mila persone. È evidente che un territorio così vasto e popoloso non può fare a meno di servizi sanitari strutturati, accessibili ed efficienti. In queste settimane abbiamo assistito a una forte mobilitazione popolare: cittadini, comitati e associazioni hanno promosso una raccolta firme indirizzata al presidente Rocca, che ha già ottenuto un numero considerevole di adesioni. È la dimostrazione che la questione sanitaria è prioritaria e sentita da tutti». Gubetti ha inoltre voluto chiarire un punto cruciale: «È doveroso essere trasparenti – conclude -, il Punto di Primo Intervento di via Aurelia non potrà essere riaperto. Non si tratta di una scelta politica, ma di una questione normativa. Il Decreto Ministeriale 70 del 2015, infatti, consente la presenza solo all’interno di strutture ospedaliere in grado di garantire la stabilizzazione d’urgenza dei pazienti. La nostra proposta, quindi, non è quella di tornare indietro, ma di guardare avanti, chiedendo alla Regione di avviare un tavolo di confronto permanente per implementare i servizi di prossimità, con la piena collaborazione del comune di Cerveteri. La sanità pubblica è un tema che riguarda tutti, al di là di ogni appartenenza politica».
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