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Rinnovato il “Patto d’Amore” con la Madonna: arrivederci al 2030

Rinnovato il “Patto d’Amore” con la Madonna: arrivederci al 2030

ALLUMIERE – C’è un filo invisibile che da sessant’anni lega il cuore di Allumiere alla Madonna delle Grazie. Un legame antico, profondo, che ogni cinque anni si rinnova con il “Patto d’Amore”, un voto che non è solo tradizione, ma memoria viva e testimonianza di fede. Domenica 7 settembre, la comunità ha vissuto uno dei momenti più intensi della propria storia recente: la sacra effigie della Madonna, simbolo di protezione e speranza, dopo giorni di pellegrinaggio tra le contrade, è stata riportata al Santuario sul Monte delle Grazie, accolta da preghiere, canti e lacrime di commozione.

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Le celebrazioni erano iniziate il 25 agosto, giorno in cui, in occasione del 60° anniversario del voto, la statua della Madonna era scesa in processione dal Santuario alla chiesa parrocchiale di Allumiere. Da lì è iniziato un percorso intenso, che ha visto Maria attraversare tutte le contrade, portando con sé un messaggio di speranza e unione: Il 26 e 27 agosto è stata nella Contrada e Parrocchia di La Bianca; il 28 agosto nella Contrada Ghetto; il 29 aagosto nella Contrada Burò ed è iniziata la Novena; il 30 agosto Visita al Cimitero e Santa Messa alle ore 8.30. Il primo settembre la Madonna ha visitato la Contrada Sant’Antonio; il 5 settembre la Contrada Polveriera e poi è stata nella Contrada NonaGiorno dopo giorno, Contrada dopo Contrada, gli abitanti hanno accolto la Madonna tra altari fioriti, candele accese e preghiere sussurrate, trasformando ogni incontro in un abbraccio collettivo. Il 7 settembre, dopo la Santa Messa delle 17.30 nella chiesa parrocchiale, la sacra effigie è stata riportata in processione al Santuario sul Monte delle Grazie.

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È stata una notte unica, che ha visto arrivare gruppi di pellegrini da Tolfa, La Bianca e Civitavecchia, giunti a piedi tra il silenzio e la preghiera, illuminati solo dalla luce delle fiaccole e delle stelle. Il Santuario è rimasto aperto per tutta la notte, accogliendo fedeli, devoti e visitatori che, stanchi ma colmi di emozione, hanno sostato in raccoglimento ai piedi della Madonna. Un momento di profonda spiritualità, in cui l’intero territorio si è stretto attorno al Monte, come un’unica, immensa famiglia. Il giorno seguente, 8 settembre, è stato il culmine delle celebrazioni: la solennità della Madonna delle Grazie, patrona della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia. Fin dalle prime ore del mattino si sono susseguite le Sante Messe (alle 6.00, 7.00, 8.00, 9.00, 10.00, 11.00 e 12.00), culminate alle 18.00 con la Messa solenne presieduta dal vescovo monsignor Gianrico Ruzza e concelebrata dal parroco don Roberto Fiorucci. La celebrazione, animata dall’associazione “Amici della Musica”, ha visto la partecipazione delle autorità civili e militari e di centinaia di fedeli, che hanno gremito ogni spazio disponibile, uniti in un’unica grande preghiera. Al termine delle celebrazioni, con la voce commossa, don Roberto Fiorucci ha voluto ringraziare l’intera comunità: “Se grande è stata la fatica di questi 14 giorni, assai più grande è la soddisfazione per la partecipazione e l’impegno profuso da parte di tutti, superiore ad ogni mia aspettativa. Grazie Allumiere.

Il ricordo e le emozioni che abbiamo vissuto insieme, Contrada dopo Contrada, ci accompagneranno per i prossimi cinque anni e, spero, abbiano riacceso nel cuore di molti un riavvicinamento alla fede. Dio vi benedica!” Le celebrazioni si sono concluse il 12 settembre con la Santa Messa dedicata al Santissimo Nome di Maria, chiudendo così un percorso ricco di spiritualità e partecipazione..Il “Patto d’Amore” non è solo un rito: è memoria, fede e identità. È il legame profondo che unisce generazioni, famiglie e comunità intere sotto lo sguardo amorevole della Madonna delle Grazie. L’appuntamento ora è al 2030, fino ad allora la Madonna nel santuario sul Monte delle Grazie continuerà a vegliare sul paese, faro spirituale che guida, protegge e unisce.

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