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14 Settembre 2025 - 12:08
LADISPOLI – Un tunnel di cemento sotto i binari. In base ad una mappa inserita in una lettera anonima il corpo di Elena Vergari potrebbe essere stato seppellito proprio sotto la ferrovia in una delle quattro piccole gallerie realizzate tanti anni fa. Siamo in via Battisti, a Ladispoli, una delle aree periferiche della città nel quartiere Caere Vetus. Ci sono abitazioni e un centro sportivo. A bordo strada dei canneti e quei blocchi di cemento posizionati proprio laddove passano i treni sulla Roma-Civitavecchia a poche centinaia di metri da via Cairoli e dall’abitazione di Elena. In base appunto a questo documento, che ha acquisito dopo l’archiviazione il fratello di Elena e affidato alla trasmissione televisiva di “Chi l’ha visto?”, ma che in caserma dei carabinieri era arrivato in forma anonima nel 2017, la donna si troverebbe la sotto.
POSSIBILI SCENARI
A questo punto solo una riapertura del caso e nuove disposizioni della Procura di Civitavecchia, che all’epoca furono negate, potrebbero portare a fare luce e scavare nel cemento. Da capire ovviamente se servano anche delle autorizzazioni particolari da parte delle Ferrovie dello Stato ma al momento sono soltanto ipotesi. Tante cose non tornano in questa storia. La deposizione del marito di Elena che raccontò di un suo allontanamento volontario dopo una lite a bordo di una Mercedes con targa straniera. Così come quel messaggio inviato al figlio da una cabina telefonica «Sto bene, non mi cercate». Il fratello ora chiede vengano svolte tutte le indagini che erano state archiviate all’epoca.
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