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Viterbo, fontana di piazza Dante restituita alla bellezza

Viterbo, città delle fontane e delle belle donne. Così recitava un vecchio detto che individuava nelle fontane, una in ogni piazza, una delle peculiarità della città. Dimenticate negli ultimi anni, sembra che ora siano tornate al centro dell'attenzione dell'amministrazione comunale.

Dopo sei mesi di lavori, ieri la sindaca Chiara Frontini e l'assessore Stefano Floris hanno restituito alla città la storica fontana di San Giovanni in Zoccoli, in piazza Dante.

«La riqualificazione delle fontane per noi è molto importante, era uno dei punti centrali del nostro programma, perché sono elemento iconico e identitario di Viterbo» ha affermato la prima cittadina. «Il cronoprogramma è un po' cambiato rispetto ai tempi che avevamo previsto, ma l'obiettivo non cambia: recuperare il nostro patrimonio storico» ha proseguito assicurando che quello della fontana di piazza Dante «è il primo intervento completato, poi passeremo al progetto, più complesso e più oneroso, sulla fontana del Sepale in piazza Fontana Grande e su quella di piazza delle Erbe».

A Floris il compito di raccontare il tipo di intervento tecnico-conservativo eseguito in piazza Dante, costato 20mila euro.

«La fontana era stata aggredita da muschio delicato e agenti e durante il restauro eseguito da Emanuele Joppolo, che ha reso necessario smontare la struttura in diverse parti tra cui il fuso, ci si è reso conto che l'impianto di distribuzione idrica era ammalorato» ha spiegato, evidenziando che «l'ultima volta che si è messo mani alla fontana risale a circa 60 anni fa».

Floris ha tenuto a sottolineare che «non si tratta solo di lavori di pulizia ma di veri e propri interventi di restauro».

Nel futuro prossimo i lavori interesseranno la struttura del Sepale - «a Fontana Grande l'intervento più significativo in termini di costi, almeno quattro volte più di piazza Dante» ha detto l'assessore - e successivamente toccherà alla fontana di piazza delle Erbe «dove i leoni di Pio Fedi necessitano di restauro». Floris, rimarcando che «le fontane devono essere considerate opere d'arte», ha lanciato un appello ai cittadini a un maggior rispetto del patrimonio storico e artistico della città.

Anche in virtù di un episodio accaduto pochi giorni dopo la rimozione del cantiere in piazza Dante: un cittadino a bordo di una due ruote ha urtato la struttura, per cui è stato necessario un ulteriore intervento.

E consapevole che l'appello potrebbe rimanere inascoltato, l'assessore ha anticipato che si ragionerà sul posizionamento di dissuasori attorno alla fontana.

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