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«Lo sgombero di due piani del Museo e del Centro studi marittimi sono punti irricevibili»

«Lo sgombero di due piani del Museo e del Centro studi marittimi sono punti irricevibili»

SANTA MARINELLA - Il Comitato a difesa del castello di Santa Severa aveva ricevuto rassicurazioni durante la partecipatissima assemblea alla sala Flaminia e successivamente in diverse circostanze e da vari esponenti politici, che sarebbe stato convocato un consiglio comunale aperto e che la preposta commissione cultura avrebbe lavorato per la stesura della nuova convenzione.

A cinque mesi di distanza, tuttavia, ancora non si riesce ad avere chiarezza sullo lo stato dei lavori, per questo intende organizzare per il 18 ottobre una nuova assemblea pubblica in cui saranno invitati i consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione, i membri della giunta comunale, rappresentati di Coopculture e Laziocrea e i consiglieri regionali.

«Ribadiamo che per il comitato i punti irricevibili della nuova proposta di convenzione tra Comune e Laziocrea sono lo sgombero di due piani del Museo del Castello – dicono in una nota - nei locali della Rocca e della Torre Saracena, che attualmente raccontano la storia e l’archeologia della fortezza e della chiesa paleocristiana, allestito nel 2017 con circa 200mila euro di contributi pubblici, lo sgombero dei locali del Centro Studi Marittimi del Museo del Mare e della Navigazione Antica, attivo dal 1996, dove si trovano le attrezzature per la ricerca subacquea e dove è ospitato il deposito dei reperti provenienti dagli scavi della città romana di Castrum Novum, la rinuncia da parte del Comune della gestione della biglietteria del Museo Civico a favore di LazioCrea, comprese le visite guidate e le attività didattiche, la possibilità per il Comune di usare gli spazi del castello per pochi giorni all’anno e solo per le attività approvate dalla Regione o da LazioCrea. Il Comitato chiede inoltre che la nuova convenzione contempli la condivisione del progetto di valorizzazione del castello e della programmazione culturale con il Comune, il rilancio della promozione del maniero e del suo polo museale su Roma e territorio da parte della Regione e di LazioCrea, la manutenzione straordinaria da parte della Regione del complesso monumentale e dei suoi musei e la riattivazione delle botteghe di artigianato locale. Considerando che nell’attuale inerzia il castello che sta cadendo a pezzi, e questo rischia di provocare la chiusura dei servizi museali, chiediamo che la commissione consiliare si riunisca il prima possibile e metta a punto una proposta di convenzione a difesa di un bene comune identitario per la comunità di Santa Marinella, chiediamo inoltre che il nostro Comune convochi al più presto un consiglio comunale aperto”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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