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Aeroporto di Fiumicino, si accende la polemica sul piano dell’area vasta

Aeroporto di Fiumicino, si accende la polemica sul piano dell’area vasta

FIUMICINO - Continua nella commissione ‘Pianificazione urbanistica e strategia del territorio ’ il percorso di approfondimento della proposta progettuale di potenziamento della cosiddetta ‘area vasta’ presentata da Enac. «Un incontro – spiega la presidente Francesca De Pascali – particolarmente importante, grazie al quale abbiamo potuto ascoltare e confrontarci con i principali stakeholder del nostro territorio. Il potenziamento dell’area vasta, per Fiumicino, rappresenta una opportunità se inserita in un percorso virtuoso e sostenibile che metta sullo stesso piano i diversi interessi, economici e di tutela del territorio. L’aumento del traffico aeroportuale, se ben bilanciato attraverso processi di mitigazione dell’impatto acustico e azioni di incremento occupazionale, può rappresentare un volano per l’economia comunale e per lo sviluppo infrastrutturale soprattutto in termini di innovazione. L’aeroporto Leonardo Da Vinci è da tempo uno degli scali mondiali di prim’ordine e appeal. Una posizione di privilegio che ci permette di scommettere su una sempre maggiore competitività di Fiumicino e di intercettare un turismo di qualità e non mordi e fuggi».

A stretto giro di posta è arrivato anche l’intervento del Comitato FuoriPista, che si scaglia contro il nuovo piano e denuncia il mancato invito in commissione: «Veniamo a sapere dalla stampa che si è tenuto un incontro organizzato dalla commissione Urbanistica consiliare con Adr e con diverse associazioni e società del territorio (tra cui la Maccarese spa) sul nuovo piano per la cosiddetta ‘area vasta‘ cioé finalizzato alla costruzione della quarta pista in area di Riserva. Siccome, come ha stabilito il Tar, dentro la Riserva non si possono costruire infrastrutture di sorta, l’idea è di aggirare il problema togliendo il vincolo di protezione da 210 ettari: non proprio bruscolini.

La presidente della Commissione Francesca de Pascali pare essersi scordata di chiamare – come aveva invece promesso – il Comitato FuoriPISTA all’incontro con AdR e, dalle dichiarazioni rese oggi pare anche aver dimenticato le numerose obiezioni che il Comitato già aveva mosso nell’audizione del 9 settembre scorso», si legge in una nota firmata dal comitato. «Forse a Adr dopotutto non avrebbe fatto piacere doversi confrontare con le osservazioni critiche, sempre fondate e puntuali, presentate dal Comitato: l’inutilità dimostrata della 4 pista e la documentata capacità di aumentare il traffico aereo senza consumare altro suolo, per di più a scapito della Riserva per la quale si offrirebbe una compensazione solo parziale, un pezzetto qua e uno là; la falsa promessa di contenere il rumore non adeguando il sistema di monitoraggio vergognosamente deficitario e fermo al 2004, ma spostandolo su Fregene e Maccarese, che dovrebbero sopportare tutto il peso del traffico che arriverà, secondo le previsioni di AdR a ben 100 milioni di passeggeri, il doppio degli attuali 50 milioni!. Praticamente metà del traffico aereo dell’intera Nazione: tutto su Fregene e Maccarese! E poi parlano di sostenibilità e di turismo» si legge ancora. «Secondo la Presidente De Pascali tutto ciò sarebbe una ‘opportunità se inserita (non si capisce davvero come) “in un percorso virtuoso e sostenibile “; addirittura un “volano per l’economia comunale’. Evidentemente la Presidente si è formata ormai un’opinione che contrasta però con le promesse elettorali del suo Sindaco, che si era impegnato per uno sviluppo aeroportuale solo all’interno dell’attuale sedime, così come dell’ordine del giorno presentato dal senatore Fazzolari e votato all’unanimità dal senato della repubblica che chiedeva la stessa cosa: sviluppo dentro il sedime, oltre che dalle ragioni sostenute dalla precedente Amministrazione, dalle forze politiche nazionali e regionali e dalle sentenze. Il Comitato, ormai è noto, chiede da tempo che – se proprio il traffico dovesse superare le capacità attuali dell’aeroporto (che nella configurazione attuale ha ancora un bel margine di circa altri 30-40 milioni di p/a) – venga individuato un terzo aeroporto tra quelli esistenti nel Lazio per le compagnie low cost».

In merito alle osservazioni diffuse dal Comitato FuoriPista , la presidente della Commissione Urbanistica, Francesca De Pascali, precisa : «È importante ribadire che al Comitato FuoriPISTA ho dedicato due sedute della Commissione Urbanistica, interamente riservate al loro intervento, durante le quali hanno avuto modo di esporre in modo approfondito le proprie posizioni e consegnare la relativa documentazione, regolarmente verbalizzata. Sin dall’inizio avevo chiarito che la loro voce sarebbe stata ascoltata per prima, affinché le criticità sollevate potessero essere trasmesse e sottoposte sia ad Enac che ad Adr. - prosegue la Presidente - Le commissioni sono pubbliche e accessibili a tutti: così come hanno partecipato associazioni e rappresentanti del territorio, anche il Comitato avrebbe potuto essere presente, come del resto è avvenuto con il signor Pellicanò, intervenuto liberamente e al quale è stata data la parola durante l’incontro tenutosi il 2 ottobre. Parlare dunque di esclusione è fuorviante e non corrisponde al vero”

«Le criticità ambientali e paesaggistiche - sottolinea il presidente. - sono state sollevate non solo dal Comitato Fuoripista, ma anche dalla nostra Amministrazione. Abbiamo infatti sempre dichiarato che qualunque progetto riguardante il territorio dovrà essere realizzato nel pieno rispetto dell’ambiente e dei cittadini che lo abitano. Il progetto sarà sottoposto a una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) a cura del Ministero dell’Ambiente, unico ente competente in materia. Sarà dunque questa sede istituzionale a verificare ogni eventuale profilo ostativo alla realizzazione della quarta pista. - aggiunge De Pascali - Al momento si tratta di una proposta progettuale, che dovrà superare una serie di verifiche, non solo ambientali ma anche urbanistiche, economiche e infrastrutturali. Inoltre, qualsiasi ipotesi di ampliamento sarà accompagnata da una convenzione di opere compensative per il territorio di Fiumicino, che porteranno benefici concreti ai cittadini sia dal punto di vista delle ricadute economiche, occupazionali che della viabilità. Le nuove infrastrutture inserite nel progetto, consentiranno una migliore connessione tra l’aeroporto e la città, favorendo inoltre un turismo di qualità, più sostenibile e duraturo, in grado di valorizzare il territorio rispetto al solo turismo “mordi e fuggi.

Il confronto proseguirà in modo trasparente e partecipato: ogni posizione sarà ascoltata e messa a confronto con i dati e le valutazioni degli enti competenti. È così che si costruiscono le decisioni per il futuro del nostro territorio: con equilibrio, responsabilità e rispetto delle regole», conclude De Pascali.

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