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“Congelate” le terapie a domicilio, malati d’Alzheimer senza fisioterapisti

“Congelate” le terapie a domicilio, malati d’Alzheimer senza fisioterapisti

LADISPOLI – Nessuna risposta concreta, i familiari attendono notizie dall’Asl o dalla Regione Lazio. Da tempo non hanno più a disposizione i fisioterapisti a domicilio per malati d’Alzheimer o invalidi, in alcuni casi fino al 100%. Un problema non di poco conto per chi deve gestire una situazione difficile, non solo dal punto di vista economico. Così da luglio questo importante servizio con i professionisti inviati a casa in qualche modo si è inceppato o comunque non soddisfa i bisogni di tutti quanti. Diverse famiglie hanno chiesto spiegazioni senza ottenere nulla. Alcuni addirittura si sono rivolti agli avvocati per sbloccare la vicenda e nel frattempo, per sopperire le difficoltà, hanno comunque messo mano al proprio portafogli per ovviare al caos. Fino alla primavera di questo anno le cose hanno sempre funzionato, l'impegnativa del medico di base e poi la richiesta alla Asl di Rm 4 a cui seguiva l'abbinamento di un professionista in una delle cooperative accreditate dall'azienda sanitaria. Ora, le cose non scorrono più, come se qualcosa fosse cambiato nell'azienda sanitaria che probabilmente non ha più gli stessi fondi a disposizione dopo i tagli della Regione.

«Chi toglie servizi a questi soggetti in qualche modo è come se accelerasse un processo che non dà scampo ai malati, perché questo tipo di malattie degenerative possono essere contrastate e rallentate solo attraverso la stimolazione sia fisica che mentale. È una sorta di condanna», è lo sfogo di una donna reso pubblico alcuni giorni fa.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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