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L’Unitus svela il linguaggio segreto degli scafisti

L’Unitus svela il linguaggio segreto degli scafisti

Un linguaggio metaverbale basato sulle emoticon e i social per eludere i controlli e garantire un sicuro sistema per le traversate dei migranti. Un vero e proprio codice del migrante usato dagli scafisti che è stato scoperto, elaborato e presentato dal professor Alessandro Sterpa dell’Unitus al convegno “Lo sfruttamento delle migrazioni nella guerra contro le democrazie liberali”, organizzato dal Centro Alti Studi della Difesa. La ricerca è contenuta nel volume “Minacce ibride alla sicurezza nazionale”. Michele Empler (dottore di ricerca in Società e mutamento) e Livio Calabresi (ricercatore dell’Università Statale di Milano), dentro lo studio, hanno decodificato e reso noto le modalità con cui i trafficanti di migranti, mediante le principali piattaforme social, soprattutto facebook, abbiano un vero e proprio codice semiotico integrato tra linguaggio scritto, emoticon e simboli di varia natura. L’intelligenza artificiale ha permesso la decodificazione di milioni di simboli e messaggi. Alla fine Empler e Calabrese hanno rinvenuto una vera e propria Teoria del Codice Migrante in cui tutti i linguaggi e la simbologia sono contenuti ed espressi in modo coerente. I due ricercatori hanno riscontrato che tanti messaggi falsi come, per esempio, il provvedimento che prevederebbe 2 mila euro per ogni migrante che arriva in Italia, fanno da leva per la partenza dei disperati, specie dal Sahel e dall’Africa subsahariana. «I costi per ogni traversata elaborati decodificando i messaggi – dice Empler – vanno dai 1.000 euro dalla Libia ai 3.800 dalla Turchia». Il sistema elude facilmente i controlli perché è complesso da decifrare e si basa su sistemi altamente sofisticati di elaborazione dati che, solo specialisti come il team di studio del professor Alessandro Sterpa, sono riusciti a mettere insieme. Il lavoro è stato finanziato dal Maeci (Ministero affari esteri e cooperazione internazionale) e, ora, sarà utile anche alle forze dell’ordine per implementare le nuove modalità di controllo dell’immigrazione clandestina. Il sistema si basa sulle emoticon comuni dei social e prevede una formula algebrica replicabile che decodifica le singole emoji e la simbologia utilizzata in informazioni specifiche legate alle traversate illegali verso l’Italia: costi, rotte, punti di raccolta e riferimenti. In alcuni risultati i due ricercatori hanno anche rinvenuto video e indicazioni sui posti che avrebbero accolto i migranti in Italia con indirizzi, caratteristiche degli immobili e delle varie aree d’arrivo. Quello che è certo è che la criminalità organizzata oggi usa costantemente i moderni sistemi di comunicazione ed elaborazione dati come l’intelligenza artificiale e i social con i relativi linguaggi e, per permettere alle forze dell’ordine una proficua attività di contrasto, la sinergia con gli esperti di tali sistemi tecnologici sarà sempre più necessaria. Il fatto che sia stato uno studio dell’Unitus a fare conoscere i linguaggi degli scafisti per lucrare e portare avanti i traffici illegali di esseri umani dà l’idea del ruolo di prim’ordine che l’ateneo viterbese ha assunto per gli studi che porta avanti.

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