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05 Ottobre 2025 - 00:08
SANTA MARINELLA – Continua la polemica a distanza tra il responsabile della lista civica Io Amo Santa Marinella e il presidente del consiglio comunale in merito alla vicenda della mancata conferma dell’evento Boat Days a Santa Marinella. «Dopo la nostra denuncia per la perdita del salone nautico – dice Stefano Marino - il presidente del consiglio comunale Minghella ha deciso di intervenire in prima persona, come fosse il sindaco. Una scelta che la dice lunga sulla concezione delle istituzioni che ha questo signore, un presidente che dovrebbe garantire equilibrio e imparzialità, invece a Santa Marinella si improvvisa portavoce dell’amministrazione, anzi del sindaco stesso. Vogliamo chiarire un punto, io non ho mai fatto confronti con altri Comuni, ma se volessi potrei citare un lungo elenco di città emiliane che hanno una programmazione culturale e turistica seria, continua e strutturata. Il punto non è Civitavecchia o qualsiasi altro Comune, il punto è Santa Marinella e il modo in cui Minghella, Tidei e compagnia trattano questa città, con azioni improvvisate e senza alcuna visione. E poi, caro Presidente, se davvero lei si è occupato del salone nautico come si occupò del bilancio quando era assessore nelle giunte di destra, non ci stupiamo del perché oggi il Boat Days non si fa più qui”. A stretto giro di comunicato Minghella ribatte, alle esternazioni di Stefano Marino, liquidando l'intera operazione come un banale tentativo di disinformazione e sintomo di una profonda incompetenza istituzionale. “La risposta di Stefano Marino è così palesemente inadeguata e dimostra una tale mancanza di conoscenza della macchina amministrativa che non meriterebbe neanche tempo – ribatte Minghella – è un attacco che si auto estingue”. Il presidente sottolinea di essere intervenuto sull'argomento in virtù della sua delega alle attività produttive, essendo il diretto referente per l'iniziativa. “Ho risposto io proprio perché l'evento l'ho seguito in prima persona come delegato e promotore. Il presidente del consiglio ha il dovere di garantire equilibrio e imparzialità in aula. Ma questo non significa affatto smettere di fare politica attiva o rinunciare a difendere il lavoro di chi amministra. Non sono qui per fare la statuina o per rimanere a dormire, come evidentemente piacerebbe a lui. Io continuo a operare nell'interesse della città, e questo include smascherare le narrazioni distorte e le falsità propinate alla cittadinanza. Se Stefano Marino è convinto delle sue argomentazioni e possiede una conoscenza minima di come funziona un ente locale, quando vuole lo invito a un confronto pubblico. Fissi lui il giorno, l'ora e il luogo, potrà così spiegare alla cittadinanza perché si ostina a basare ogni sua uscita su dati inesatti o totalmente inventati, e dimostrare finalmente la sua competenza invece di produrre solo sterile demagogia”.
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