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06 Ottobre 2025 - 18:08
CERVETERI – Una strada per tutti i giovani scomparsi prematuramente. È diventata realtà “Via Angeli ceretani”, un progetto partito da lontano e che finalmente ha avuto luce. Già il 6 ottobre del 2024 quel punto divenne un luogo dedicato alla memoria condivisa, ora domenica è stato ufficializzato l’iter con la cerimonia della scopertura simbolica della nuova intitolazione della via precedentemente chiamata “Via Settevene Palo nuova”. Dopo la Santa Messa, una processione ha raggiunto via Settevene Palo. Per per sancire ufficialmente la dedica agli Angeli ceretani, un drappo è stato solennemente rimosso dalla sindaca, Elena Gubetti dal cartello stradale. Erano presenti all’inaugurazione, anche Giacomo Rinaldi e Salvatore Orsomando, rispettivamente l’ideatore della manifestazione e di questa idea, e il maggiore organizzatore che si è impegnato in prima persona in aula consiliare anche quando sembrava che il piano dovesse fallire per via di alcuni ostacoli burocratici nonostante la mozione presentata e approvata da ambedue gli schieramenti per dedicare proprio quel tratto di strada alla memoria condivisa, di tutta la comunità, dei giovani di Cerveteri morti prematuramente.
La proposta venne lanciata dallo stesso Rinaldi nel 2011. «Venne da me chiedendomi di adoperarmi per intitolare una via a tutti i giovani scomparsi in modo prematuro – racconta Salvatore Orsomando - La via individuata era Via Settevene Palo Nuova Portai una mozione in consiglio comunale e fu approvata all’unanimità. Ma poi non se ne fece più nulla per problemi legati alla natura provinciale della strada. Purtroppo, per una tragica ironia della sorte, nel 2022 a quel signore è morto davvero un figlio. In un incidente in moto. Da lì ci siamo detti che, più che mai, dovevamo portare a termine questa iniziativa». Come ospite d’onore Stefania Orlando, volto noto della tv. A livello politico è arrivata anche Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio. «Una festa davvero bella dopo tanto lavoro – prosegue Orsomando – ed è uscito anche un raggio di sole dopo la pioggia, come se gli angeli ci avessero dato una mano. Sono orgoglioso, è la festa di tutti i giovani scomparsi, non solo in questa città ma in tutto il mondo. C’è bisogno di pace. Ringrazio tutte le persone che sono venute qui». Una giornata da ricordare tra letture di Agostino De Angelis, giochi, rodeo a cavallo, spettacoli musicali e la presenza di tante associazioni del territorio.
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