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17 Ottobre 2025 - 18:08
Appalto rifiuti, il raggruppamento temporaneo di imprese Sea Servizi ecologici ambientali e Iseda prosegue la battaglia giudiziaria contro il Comune. Il gruppo agrigentino, dopo la sentenza avversa con cui il Tar ha bocciato il ricorso presentato contro l'esclusione dalla gara, non intende mollare e si appella al Consiglio di Stato contro la decisione del tribunale amministrativo. Un'altra bega giudiziaria per l'ente di Palazzo dei Priori che nel frattempo, in virtù della sentenza del Tar, lo scorso 1 ottobre ha siglato il contratto definitivo per l'affidamento della gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti con Gesenu e Tecno Cosp Service, che opera sul territorio comunale tramite Viterbo Ambiente. Sul piatto un appalto che vale circa 58 milioni di euro per quattro anni, rinnovabile per un biennio con ulteriori 28 milioni. Nel ricorso di appello Sea e Iseda chiedono la sospensione degli effetti derivanti appunto dalla sentenza del Tar, ossia il riconoscimento della legittimità dell'operato del Comune nell'aggiudicare la gara a Gesenu e Tecno Cosp. Al raggruppamento umbro, inizialmente in graduatoria al secondo posto, è stato poi assegnato l'appalto a seguito dell'esclusione di Sea e Iseda per irregolarità fiscali, secondo quanto certificato dall'Agenzia delle Entrate di Agrigento che poi in un secondo momento aveva rivisto il parere negativo dando il via a un valzer di carte bollate con ricorsi e controricorsi anche da parte di Gesenu-Tecno Cosp. Il nuovo capitolo del contenzioso costringe l'amministrazione comunale a costituirsi in giudizio contro l'appello al Consiglio di Stato. La giunta ha pertanto approvato la delibera con cui autorizza la sindaca “a costituirsi e resistere nel giudizio promosso avanti al Consiglio di Stato dalle società Sea-Servizi Ecologici Ambientali srl e Iseda srl”.
Con lo stesso atto, l'esecutivo “affida la tutela delle ragioni del Comune all'avvocato Angelo Annibali, congiuntamente e disgiuntamente agli avvocati Marco Orlando, Matteo Valente e Antonietta Favale, dello studio legale AOR di Roma”, incarico retribuito con 15.357 euro comprensivi di Iva e oneri di legge.
I tempi previsti per l'esito di questa nuova puntata giudiziaria dovrebbero essere piuttosto brevi. Secondo quanto comunicato dal legale rappresentante del Comune “la prima data utile per la camera di consiglio sarà individuata entro dieci giorni dalla notifica del ricorso ed entro cinque giorni dal deposito dello stesso”.
Intanto oggi sul fronte ritiro rifiuti sono previsti disagi anche a Viterbo e nella Tuscia per lo sciopero nazionale dei lavoratori del settore, proclamato dalle sigle sindacali Fiadel, Fp Cgil, Fir Cisl e Uiltrasporti per il rinnovo del contratto collettivo.
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