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10 Settembre 2025 - 15:08
BAGNOREGIO - “Il Ponte di Civita: 60 anni di un’icona” inaugura domani (12 settembre), alle ore 16, a Palazzo Alemanni. Una mostra per celebrare uno dei ponti più famosi del mondo, fotografato dai più importanti giornali del pianeta e protagonista di tantissimi film, video musicali, spot pubblicitari. Esattamente il 12 settembre 1965 il taglio del nastro della struttura. La mostra, voluta dal Comune di Bagnoregio e ideata e realizzata da Casa Civita srl, sarà visitabile tutti i giorni (dal 13 settembre) dalle 9 alle 18. Alle 16 il sindaco di Bagnoregio Luca Profili e l’amministratore unico di Casa Civita Francesco Bigiotti presenteranno il progetto di mostra. Previsti una serie di interventi: ‘Il Ponte di Civita – storia, identità e memoria’ di Claudio Margottini; ‘Bonaventura Tecchi: un intellettuale per Civita’ di Luciana Vergaro; La S.C.A.C. e l’ingegno di Alvaro Giammatteo: nascita di un’opera moderna’ di Aldo Giammatteo; ‘Il Genio Civile di Viterbo e l’impegno di Guido Pasanisi: istituzioni al servizio di Civita’ di Sergio Pasanisi; ‘Sessant’anni dopo: lo stato di salute del ponte’ di Paolo Clementi. Al termine degli interventi la visita guidata alla mostra. Il visitatore si troverà davanti un racconto che intreccia tante storie e persone diverse. Due timeline sono state costruite per dare allo spettatore la consapevolezza dell’evoluzione della strada, poi diventata ponte, che da sempre ha unito Civita a Mercatello. Se Civita di Bagnoregio è sempre stata descritta come un luogo dove le forze della natura e l’evoluzione del paesaggio ne hanno condizionato la sopravvivenza, è altrettanto vero che il perno di questa narrazione è nel “cordone ombelicale” che la collega a resto del mondo e quindi in questa ripida cresta di accesso, localmente chiamata sella, in continua erosione a causa dei tanti movimenti franosi. Basti ricordare che ben tre ponti si sono succeduti nel XX secolo.
Grandi fotografie implementate con inserimenti grafici di testi permettono di comprendere la storia di questo collegamento ma, soprattutto, gli elementi essenziali del ponte inaugurato nel 1965. Poi una serie di focus importanti: sulle condizioni di vita a Civita tra il 1962 e il 1965, con il rischio dello sgombero e la fine del borgo sempre incombente; sulla figura immensa di Bonaventura Tecchi, che si è battuto in maniera martellante affinché Civita non finisse i suoi giorni; su Alvaro Giammatteo, l’ingegnere che ha firmato il progetto del ponte realizzato; sull’azienda S.C.A.C. che portò la sua tecnica all’avanguardia sui cementi armati centrifugati per dare a Civita un ponte di valore internazionale; sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche di un territorio ricco di unicità; sulla capacità del ponte di diventare icona per l’industria dell’immagine (cinema e pubblicità). Un lavoro che restituisce alla comunità bagnorese una pagina difficile ed eroica della propria storia e che permetterà ai visitatori che ogni anno arrivano a Civita da ogni parte del mondo di comprendere meglio l’eccezionalità e il valore del luogo. Tutte le informazione su casacivitabagnoregio.it
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