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«Risultato storico per la diga di Canino»

«Risultato storico per la diga di Canino»

CANINO - «Un risultato senza precedenti frutto di un fattivo lavoro di squadra, che ha permesso di trasformare le risorse già stanziate in un intervento concreto e attuabile, individuato nel Piano stralcio del Pniissi a beneficio dell’intero comparto agricolo dell’Alto Lazio». Così, in una nota congiunta, il deputato Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera, il capogruppo FdI al Consiglio regionale del Lazio, Daniele Sabatini; Giulio Zelli, presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio, e il sindaco di Canino, Giuseppe Cesetti, in riferimento all’approvazione del decreto che dà il via libera allo stralcio 2025 del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico. «Siamo particolarmente soddisfatti – spiegano - che nello stralcio di un Piano, che complessivamente impiega risorse per oltre 12 miliardi di euro, sia stato considerato il ripristino della capacità di invaso della diga di Canino, sul torrente Timone, come urgente e prioritario assegnando 10 milioni di euro. In questo contesto, desideriamo rivolgere un sentito ringraziamento all’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Sovranità alimentare, Giancarlo Righini, il cui impegno costante e determinato ha contribuito in maniera decisiva al riconoscimento della rilevanza strategica dell’intervento. Si tratta, infatti, di un’opera attesa da anni, che consentirà la messa in sicurezza dell’infrastruttura, dal punto di vista sismico, e il dragaggio del fondale, risolvendo il progressivo abbassamento del livello idrico».

«Le oltre 600 imprese agricole dell’Alto Lazio, che da questo invaso traggono acqua per le loro coltivazioni – aggiungono Rotelli, Sabatini, Zelli e Cesetti - potranno così contare su una risorsa efficiente, moderna e adeguata a sostenere la qualità e la competitività dell’agroalimentare locale. Il Governo Meloni, con visione strategica e senso di responsabilità, dimostra ancora una volta di saper affrontare con concretezza le sfide ambientali, dando risposte serie ai territori e riconoscendo il ruolo centrale del comparto agricolo nell’economia nazionale», concludono.

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