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04 Settembre 2025 - 12:08
CIVITAVECCHIA – È una guida straordinaria e fa rivivere Civitavecchia sparita nelle pagine Internet. Evelina Bigiarelli è vulcanica, non a caso è nata il 14 luglio 1942, stesso giorno e stesso mese della Presa della Bastiglia (anno 1789). Civitavecchiese doc, segno zodiacale cancro, porta con disinvoltura i suoi 83 anni. È sposata con Mario Marcelletti, hanno una figlia, Ida Tiffany e la cagnolina Camilla, l'amore di casa e fino a qualche tempo fa c'era anche Angelino, un passerotto. Come nelle favole svolazzava libero da una camera all'altra, dormiva con loro nel letto matrimoniale e dava la sveglia cinguettando. Era magico, addirittura capiva quando gli parlavano. La signora ha un entusiasmo travolgente e le nipoti la chiamano affettuosamente Super zietta perché è ricca di energia e ha un carattere gioioso e giovane, che la contraddistingue dalle coetanee. Il progresso l'affascina. Smanetta e ha familiarità con smartphone, computer e tablet. Naviga e pubblica sui social e spiega. Anche attraverso una semplice foto in comitiva (è la quarta da sinistra ndr) riesce a ricucire la memoria storica cittadina. Ricorda e racconta. Il mulino e le macine per il grano che fino al 1962 si trovavano in periferia, a via Leopoli, quando la città era un fazzoletto di terra stretto dalla campagna.
C'è persino uno spaccato che riguarda un capitolo importante della storia d'Italia. La cedola di una sottoscrizione di 100 lire fatta dal padre per sostenere la Repubblica, nel referendum contro la Monarchia, 2 giugno 1946. Un simpatico episodio avvenuto negli anni sessanta all'antivigilia di Natale. Quella sera al Teatro Traiano c'era Claudio Villa, Reuccio della canzone. Evelina riuscì a invitare il cantante per un brindisi nel locale dei suoi amici: il Bar di Renzo Rossi (adesso c'è l'Ottica Di Felici), via Terme di Traiano, 28. Una sorpresa e una festa per tutti. Inoltre la rinomata Trattoria Caravani, poco dopo il torrente Fiumaretta, a nord, sull'Aurelia, all'epoca lambita dal mare. Quasi di fronte, Romoletto, cucina familiare e un piccolo approdo per le barche dei pescatori. Successivamente la Buca di Nerone, un bel posto per la tintarella e un tuffo nell'acqua limpida. La teleferica dell'Italcementi sopra via Amba Aradam e le vicine Casermette, dove c'era una modesta pista da ballo. Un'infinità di fatti del passato e luoghi che non esistono più, ma possiamo conoscere online grazie a Evelina Bigiarelli.
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