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10 Settembre 2025 - 12:08
CIVITAVECCHIA – Anche a Civitavecchia si sta parlando sempre più insistentemente della creazione di nuove Zone a Traffico Limitato (ZTL). In particolare, secondo la delibera consiliare approvata lo scorso maggio dall’Amministrazione Piendibene, è prevista l’attuazione in due fasi: una “zona gialla” volta a limitare il traffico dei mezzi pesanti e turistici in alcune aree chiave, e una “zona rossa” prevista per tutto il centro città, sicuramente da realizzare con attenzione, tatto e condivisione dato il peso che avrà su molte “categorie”.
Le ZTL sono aree urbane in cui la circolazione dei veicoli è regolamentata per ridurre il traffico e migliorare la qualità dell’aria.
Sebbene queste misure siano spesso accolte con favore dagli ambientalisti e dai residenti, possono generare disagi per commercianti, per i cittadini non residenti o per i turisti che in quelle zone sono magari costretti a dover accedere con un mezzo proprio.
Uno dei principali benefici delle ZTL, è comunque la riduzione del traffico e dell’inquinamento atmosferico e acustico. Limitando l’accesso alle auto, si favorisce la mobilità sostenibile, incentivando l’uso di mezzi pubblici, di biciclette e gli spostamenti a piedi. Inoltre le ZTL contribuiscono a valorizzare i centri storici, rendendoli più vivibili e sicuri per i pedoni. Ulteriore vantaggio può concretizzarsi nella riduzione degli incidenti stradali, grazie ad un minor numero di veicoli in circolazione.
Se per il primo step programmato dall’amministrazione comunale, la cosiddetta zona gialla, l’unica preoccupazione è quella di veder creato un sistema “a regola d’arte”, efficiente, efficace e costantemente monitorato sotto il profilo delle manutenzioni, per la zona rossa il discorso cambia.
Al di là delle prospettive e dei bei propositi, a Civitavecchia si sta lavorando concretamente per questo? Cosa si è mosso finora oltre ad una “intenzione” seppur ufficializzata con un atto amministrativo? Si sta pensando anche alla creazione di nuove aree di sosta, non necessariamente a pagamento? Come si pensa di incentivare una mobilità alternativa all’auto o alle moto per gli abitanti delle zone periferiche quali San Liborio, Faro, Campo dell’Oro, San Gordiano o Borgata Aurelia?
Come si affronterà il necessario percorso di dialogo con i cittadini e tutte le categorie coinvolte, al fine di condividere l’istituzione della prevista “zona rossa” in un centro città, previsto off limits per tutti?
Domande scontate e sempre attuali che dovranno necessariamente trovare delle risposte. Anche i residenti nelle ztl possono incontrare difficoltà, ad esempio, nel ricevere ospiti o effettuare operazioni di carico e scarico. E per i turisti “mordi e fuggi”, specie in una città come la nostra che sta vivendo un boom di affittacamere e b&b grazie allo sviluppo crocieristico, le restrizioni possono essere un ostacolo da non sottovalutare. Inoltre, le ZTL potrebbero penalizzare i commercianti, riducendo l’afflusso di clienti qualora non siano preventivamente create valide alternative di sosta.
Per minimizzare gli impatti negativi occorrerà necessariamente considerare delle azioni quali la creazione o il potenziamento di parcheggi di interscambio e la creazione di navette dedicate; un’adeguata segnaletica o l’uso di app informative; il potenziamento del tpl; lo studio delle restrizioni in base ad orari o specifiche esigenze di residenti e turisti, garantendo un compromesso tra sostenibilità e accessibilità anche attraverso la concessione di permessi temporanei.
Le ZTL rappresentano una misura efficace per migliorare la qualità della vita urbana, ma richiedono una gestione attenta per bilanciare le esigenze di tutti.
La cosa più difficile rimane poi sempre la stessa: mantenere. È quindi fondamentale che il controllo costante delle aree poste sotto restrizione, che al giorno d’oggi può esser garantito con efficacia solamente attraverso varchi monitorati da telecamere e da un’efficiente segnaletica, sia sottoposto ad un costante monitoraggio e ad una manutenzione certosina.
Il primo auspicio è che a monte della creazione queste aree a traffico limitato, vengano pianificate ed attuate tutte quelle azioni che evitino disagio ai molti che frequentano il centro, come anche i tanti lavoratori di uffici e attività commerciali.
Il secondo è che prima o poi, nonostante le fisiologiche difficoltà da affrontare, questa progettualità venga attuata e non destinata a diventare l’ennesima pagina del libro dei sogni civitavecchiesi.
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