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‘’Una rosa per Norma’’: ricordati Cossetto e Avellino

‘’Una rosa per Norma’’: ricordati Cossetto e Avellino

CIVITAVECCHIA – Si è svolta ieri mattina, presso il Parco Martiri delle Foibe, la cerimonia “Una rosa per Norma”, in ricordo di Norma Cossetto, studentessa italiana istriana, martire delle foibe, che nel 1943 venne sequestrata, torturata, violentata e infine gettata in una foiba dai partigiani comunisti slavi, insignita della Medaglia d'oro al merito civile alla memoria nel 2005 e del Maresciallo di Pubblica Sicurezza Luigi Avellino, nativo di Civitavecchia, in servizio alla Questura di Gorizia, deportato in Slovenia e scomparso dal maggio 1945.

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L’iniziativa, organizzata dal Comitato 10 Febbraio di Civitavecchia rappresentato dal delegato Paolo Giardini, in collaborazione con la locale sezione dell’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della città di Civitavecchia, ha visto la partecipazione del Vice Sindaco della città di Civitavecchia Stefania Tinti, del Consigliere regionale Emanuela Mari, dei consiglieri comunali Massimiliano Grasso, Antonio Giammusso, Luca Grossi e della precedente legislatura, Vincenzo Palombo e Pasquale Marino, di una rappresentanza del locale commissariato della Polizia di Stato e della Polizia Locale, dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma, delle associazioni di volontariato, degli Istituti scolastici e di numerosi di cittadini.

La manifestazione è iniziata con la deposizione, da parte del Vice Sindaco Tinti e del delegato Giardini, di una rosa rossa alla stele dedicata a Norma Cossetto all’ingresso dell’anfiteatro e si è conclusa con l’omaggio floreale posto in corrispondenza della targa commemorativa dell'intitolazione dell'area giochi al Maresciallo Avellino.

«Il ricordo e la memoria sono importanti – dichiara il delegato Paolo Giardini - il sacrificio di Norma Cossetto, non può e non deve essere dimenticato. La sua colpa? Essere italiana e non aver voluto rinnegare l’amore per la nostra Nazione. I suoi aguzzini volevano cancellarne il ricordo, far sparire il suo cadavere, annientare la sua Fede nella Patria Italiana. Dopo 82 anni, non sapevano che il loro gesto criminale avrebbe consegnato Norma all’immortalità. In questa giornata dedicata a Norma, abbiamo commemorato anche un nostro concittadino, il Maresciallo di Pubblica Sicurezza Luigi Avellino, con la lettura di una toccante lettera scritta dalla figlia Diana in ricordo del papà: “il 3 maggio 1945 fu arrestato dai partigiani slavi - avevo 9 anni - e l’ultima volta che l’ho visto, era alla finestra dell’istituto magistrale di Gorizia, trasformato in carcere dai comunisti slavi. Ricordo le sue parole: non preoccuparti domani ci lasciano. Purtroppo, non fu così e dal quel giorno non si seppe più nulla, anzi calò silenzio per tanti anni. Ad oggi, non sappiamo dove è finito mio padre».

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Nel discorso di saluto, il Vice Sindaco Tinti, molto apprezzato e condiviso dai presenti, ha rimarcato che «malgrado millenni di storia si continua a guerreggiare. 58 sono i conflitti in corso», sottolineando che «i morti in guerra hanno tutti pari dignità, che significa garantire a tutti, indipendentemente dalla loro condizione, il massimo rispetto, il diritto alla vita e la protezione contro qualsiasi forma di violenza che non ha steccati. Nel ringraziare il Comitato 10 Febbraio, giornate come quella di oggi – ha concluso - sono necessarie a sensibilizzare tutti alla partecipazione e a non dimenticare».

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