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Nc e Centumcellae, senza PalaGalli che si fa? E a Santa Marinella fermi i lavori per la piscina

Nc e Centumcellae, senza PalaGalli che si fa? E a Santa Marinella fermi i lavori per la piscina

La chiusura del PalaGalli, a causa dei lavori di manutenzione che dureranno molto più del previsto, sta già avendo le sue ripercussioni sul movimento degli sport acquatici civitavecchiesi. La Nautilus, probabilmente, aveva già intuito la situazione difficile che riguarda l’impianto di viale Lazio e si è già organizzata preventivamente, con allenamenti a Tarquinia e partite a Viterbo.

Ovviamente è un processo anche un po’ obbligato per la società del presidente Alberto Braccini, che tra meno di un mese comincerà la sua storica avventura nel campionato di serie A1. Situazione difficile ma non disperata per la Coser, che, approfittando del fatto che stiamo andando verso l’inverno e che la maggior parte delle gare si disputerà in vasca corta, potrà svolgere gli allenamenti tranquillamente nelle vasche da 25 metri, anche se un altro ritardo nella riapertura dei lavori potrebbe mettere a rischio la nuova stagione per il club del presidente Fabio De Santis.

Decisamente più problematica la questione per Nc e Centumcellae, che, anche se avessero spazi a via Maratona, non potrebbero comunque svolgere partitelle e allenamenti con palloni e porte, quindi sono costrette a cercare un altro impianto. E in questi giorni ci dovrebbero essere anche delle riunioni tra le società e i rispettivi atleti, per fare il punto della situazione e iniziare a capire chi potrebbe rinunciare, per motivi di lavoro, a svolgere le attività fuori Civitavecchia.

Dalle voci che circolano, si starebbe sondando la possibilità di migrare in altre vasche, come quelle già battute dalla Nautilus come Tarquinia e Viterbo, oppure a Ladispoli Sud. Più lontana, invece, Roma, che difficilmente potrà garantire spazi, a meno che non siano orari particolarmente proibitivi. E Santa Marinella? La questione è tornata d’attualità in questi giorni e non per belle notizie.

Infatti, in un post sui social, il sindaco Pietro Tidei ha lanciato l’allarme. «La ditta che si è aggiudicata l’appalto non ha ancora presentato il piano – ha affermato il primo cittadino di Santa Marinella – da mesi abbiamo richiesto a Città Metropolitana la rescissione del contratto per inadempimento. Ci rivolgeremo alla Corte dei Conti e al tribunale per il risarcimento dei danni».

Detto in parole povere: se prima Santa Marinella poteva essere la scialuppa di salvataggio, ora, forse, si fa prima ad aspettare la riapertura del PalaGalli. E proprio sullo Stadio del Nuoto, si registra la conferma, da parte del Comune, dell’impossibilità di far concludere il periodo di gestione della Nc allo Stadio del Nuoto, per i tre mesi che mancherebbero. Una presa di posizione di cui avevamo già dato conto nel precedente articolo. Intanto in città circolano le voci e le idee più fantasiose, con un’idea che sta trovando sempre più proseliti e che, allo stesso tempo, va presa con i piedi di piombo.

Ma non si potrebbe trasformare il PalaGalli in un nuovo palazzetto indoor, visto anche il fatto che una delle intenzioni dell’amministrazione comunale è quella di creare proprio un altro impianto dove svolgere pallavolo, pallamano, calcio a 5 e via discorrendo? E si potrebbe pensare di fare un ritorno al passato, facendo tornare al centro degli sport acquatici il centro Alfio Flores di largo Galli, magari coprendo la vasca da 33 metri ed avendo anche quella ausiliaria di 25? Fantasia o possibile realtà? Al momento non lo sappiamo, ma tentar non nuoce.

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