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04 Settembre 2025 - 12:08
Prosegue l’impegno dell’Amministrazione Comunale per definire il futuro dello Stadio del Nuoto “Marco Galli”, con l’obiettivo di individuare una soluzione stabile e sostenibile per la gestione dell’impianto. Proprio Palazzo del Pincio ha diramato un nuovo comunicato per chiarire vari aspetti.
«Ad oggi non è stata assunta alcuna decisione definitiva – si legge nella nota – sono in via di conclusione gli approfondimenti tecnici e le valutazioni necessarie, condotti secondo criteri di sostenibilità economica, accessibilità sportiva e trasparenza amministrativa. La maggioranza ha avviato la discussione dopo che il Tavolo permanente delle associazioni natatorie ha prodotto istanze precise sulle quali ragionare. Ogni proposta concreta è stata quindi sottoposta all’attenzione del gruppo di governo, senza che vi siano trattative o atti approvati.
Il Comune ribadisce che il Tavolo permanente rappresenta lo strumento istituzionale per il dialogo con società e operatori. Invitare soggetti interessati a presentare idee non significa attribuire loro ruoli formali o decisionali, ma garantire un confronto trasparente. Al contrario, escludere voci del territorio significherebbe alimentare dinamiche opache e informali che l’Amministrazione intende superare.
È opportuno chiarire che alcune ipotesi, come la gestione diretta comunale con assunzione di personale o la creazione dall’alto di forme associative obbligatorie, non hanno fondamento tecnico né normativo e risultano impraticabili.
La discussione concreta riguarda quindi i modelli oggi praticabili: la convenzione di gestione tradizionale, che ha garantito continuità sportiva ma ha mostrato forti limiti economici e tensioni tra le associazioni cittadine, e il partenariato pubblico-privato, che può offrire maggiore stabilità ma richiede contratti rigorosi e trasparenti. Come estrema ratio è stata analizzata anche l’ipotesi di conversione dell’impianto in un palazzetto dello sport: una scelta che aprirebbe al ritorno della pallanuoto su Largo Marco Galli, ma che probabilmente allungherebbe i tempi e comporterebbe la perdita del nuoto olimpico e di una struttura che caratterizza Civitavecchia a livello regionale e nazionale. Resta un’opzione teorica, che sarà accantonata non appena verrà definita la soluzione di gestione dello Stadio del Nuoto.
Il nodo resta chiaro: nella convenzione la criticità è la tenuta economica, nel partenariato la sfida è assicurare il presidio pubblico. La scelta sarà fatta nell’unico interesse della città e della qualità dell’offerta sportiva locale, per restituire allo Stadio del Nuoto un futuro certo e condiviso».
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