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14 Ottobre 2025 - 00:08
«Il sistema delle imprese del Lazio non può più aspettare: bisogna approvare subito la Zona logistica semplificata (Zls) per dare risposte immediate alle aziende. Dopo un anno dalla proposta della Zls e il progressivo accerchiamento del Lazio da regioni incluse nella Zes unica del Mezzogiorno il nostro sistema imprenditoriale si trova a scontare un crescente svantaggio competitivo» lo dichiara Andrea Belli, presidente Unindustria Viterbo.
«Per questo motivo va concluso subito il riconoscimento da parte dei ministeri competenti della Zls come proposta dalla Regione Lazio - prosegue Belli - dopo una grande lavoro di ascolto e perimetrazione attenta delle zone industriali strategiche, anche grazie all’apporto di Unindustria. Proposta che sicuramente andrà perfezionata prevedendo un ampliamento delle aree ricomprese.
Questo primo immediato intervento, in ogni caso- aggiunge il presidente di Unindustria Viterbo - non va considerato come straordinario e risolutivo, perché già ampiamente previsto, ma ritardato da ricorsi prima e da inerzie amministrative poi.
Per mantenere e rilanciare la competitività e l’attrattività della nostra regione rispetto alle zone confinanti, infatti, servono misure ancora più incisive sulla semplificazione delle autorizzazioni e sul sostegno agli investimenti, anche della Grandi Imprese. Ecco perché è necessario subito aprire una riflessione per una Zes straordinaria per il Lazio.
Accogliamo positivamente le parole del ministro Foti - prosegue Andrea Belli - che ha aperto ad una misura che vada in questa direzione e confidiamo che ascolti le richieste che arrivano dalle imprese di una regione chiave come il Lazio per lo sviluppo del Paese.
Per questo, ci aspettiamo che venga convocato immediatamente un tavolo di lavoro dedicato alla Zes del Lazio che preveda una partecipazione qualificata anche del tessuto industriale.
La rapidità, in questo momento, è un fattore decisivo - conclude il presidente di Unindustria Viterbo - per evitare effetti critici sul sistema produttivo, perché crediamo fortemente che la nostra possa e debba diventare una delle migliori regioni d’Europea per fare impresa».
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