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25 Novembre 2025 - 12:08
CIVITAVECCHIA – È stato il primo punto all’ordine del giorno del Consiglio comunale e si è trasformato rapidamente in un caso politico-amministrativo. Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Massimiliano Grasso, ha infatti presentato un’interrogazione urgente chiedendo chiarimenti sulla procedura con cui il Comune ha pubblicato l’avviso per la concessione dei “Campetti di San Liborio”, evidenziando presunte irregolarità nella nomina del RUP, nella firma degli atti e nella coerenza della documentazione economica. Grasso ha contestato innanzitutto che la determinazione dirigenziale con cui è stato approvato l’avviso pubblico sia stata firmata da un funzionario, Bruna Luce, senza che risulti una formale delega o una nomina a Responsabile Unico del Procedimento da parte del dirigente competente, il Segretario Generale. Dubbi sollevati anche sul valore della concessione – circa 600mila euro – ben superiore ai limiti di competenza di un funzionario EQ. A ciò si è aggiunta la discrepanza negli atti: il canone minimo è indicato come mensile nel disciplinare e come annuo nella determinazione, un contrasto tale da incidere sulla trasparenza della gara. Il sindaco Marco Piendibene ha riconosciuto le criticità, spiegando di aver proceduto con urgenza per evitare l’interruzione delle attività sportive. Ha parlato di “intervento per continuità del servizio”, chiarendo che il funzionario avrebbe operato vista la scadenza imminente del contratto e che il refuso sul canone è stato corretto: 5.000 euro al mese. Il Segretario, secondo il sindaco, non avrebbe avuto la competenza specifica sulla materia. Il consigliere Grasso, pur apprezzando le spiegazioni, ha ribadito l’illegittimità degli atti: mancano la delibera di Giunta e l’inserimento nel piano triennale, passaggi preliminari indispensabili. Da qui la richiesta di annullare la procedura in autotutela, «a tutela sia dell’associazione oggi in proroga, sia di chi parteciperà e chi si aggiudicherà la concessione e che ha tutto l’interesse ad avere un titolo valido che non possa essere messo in discussione da ricorsi per errori compiuti dal Comune». Per il consigliere, «non ci si può appellare all’emergenza: la scadenza era nota da tempo». La partita sui campetti, insomma, è tutt’altro che chiusa.
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