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24 Settembre 2025 - 00:08
TARQUINIA - Il Circolo Pd Domenico Emanuelli di Tarquinia stila un bilancio della Festa dell’Unità che dopo tanti anni è tornata ad animare la comunità tarquiniese. «Grazie ai cittadini, agli sponsor, ai tanti che hanno lavorato per tre giorni all’insegna dell’unione e della condivisione. – riferisce la segretaria del Pd Anna Maria Vinci – il Pd è sempre più vicino ai cittadini. Presto organizzeremo nuove iniziative all’insegna della partecipazione».
La Festa dell’Unità è tornata a Tarquinia dopo ben diciannove anni, con la comunità locale che ha riscoperto, dal 12 al 14 settembre 2025, il sapore della partecipazione collettiva. La storica manifestazione, organizzata dal Partito democratico locale, si è svolta al piazzale Europa.
Si è trattato di tre giorni di dibattiti, incontri culturali, musica e convivialità. La festa si è aperta venerdì 12 settembre con il saluto di Anna Maria Vinci e di Mattia Argentini, segretario dei Giovani democratici. Subito dopo, l'eurodeputato Nicola Zingaretti ha animato il primo grande dibattito, dedicato al futuro dell’Europa e alle sfide politiche italiane: l’ex presidente della Regione Lazio ha richiamato la necessità di politiche più inclusive e di un impegno concreto contro le disuguaglianze.
La stessa giornata ha dato spazio anche al mondo del sociale, con interventi di associazioni e cooperative locali, che hanno sottolineato il valore della partecipazione civica come motore di comunità. Sabato 13 settembre è stata la volta dei Giovani democratici che hanno intervistato il sindaco Francesco Sposetti e gli amministratori locali, i quali hanno risposto alle questioni sollevate dai giovani interlocutori, evidenziando l’impegno a coinvolgere le nuove generazioni nei processi decisionali e a costruire percorsi partecipativi più inclusivi.
Domenica, l'ultima giornata della manifestazione, si è aperta con una suggestiva e partecipata “passeggiata letteraria” tra i luoghi tarquiniesi legati ad autori del calibro di Cardarelli, Stendhal e D. H. Lawrence, seguita dal dibattito pubblico “La provincia che vogliamo”, che ha riunito esponenti del Pd provinciale e regionale. Si è discusso di sviluppo territoriale, sanità, infrastrutture e servizi.
Tutte le serate si sono chiuse con musica dal vivo, stand gastronomici e momenti di socialità che hanno coinvolto famiglie, militanti, e attirato anche semplici curiosi. «Il ritorno della Festa dell’Unità è un segnale forte: - commenta la Vinci - un modo per riattivare spazi di partecipazione e ricostruire legami fra politica e cittadini in un'era di disinteresse e astensionismo».
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